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Cagliari, 8 dicembre 2018: Sau fa 2-2 al 95′ con la Roma

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Due anni esatti fa il Cagliari di Maran guadagnava un punto in casa contro la Roma di Di Francesco con due uomini in meno

Oggi Eusebio Di Francesco è l’allenatore del Cagliari, ma esattamente due anni fa si trovava in Sardegna da avversario: seduto sulla panchina della Roma affrontava i rossoblù guidati da Rolando Maran. I sardi, allora, si trovavano in tredicesima posizione in classifica, con 16 punti (4 meno della Roma, settima in campionato). Una partita difficilissima per i padroni di casa, che sfidavano una Roma che, in quella stagione, fu capace di arrivare sino in semifinale di Champions League (dopo l’incredibile rimonta all’Olimpico sul Barcellona). Ma in quella giornata il cuore del Cagliari ebbe la meglio.

SOTTO DI DUE GOL… – La Roma parte forte e trova il vantaggio con Cristante: cross rasoterra dalla destra di Florenzi respinto dalla difesa isolana; sul pallone vagante il più lesto è proprio Cristante, che si coordina e con un sinistro teso trova il vantaggio capitolino. A quattro minuti dall’intervallo, poi, arriva la doccia fredda: Kolarov batte un calcio di punizione dai 25 metri con potenza. La palla colpisce Cerri che si trovava in barriera: la deviazione è fatale per Cragno, che non può arrivare sul tiro. Alla pausa è 0-2 a favore della Roma.

…E DI DUE UOMINI – Nella ripresa il Cagliari cerca la reazione, ma sono i giallorossi ad avere la prima grande occasione della seconda frazione: una respinta indecisa della difesa rossoblù mette in condizione Zaniolo di calciare col pallone che rimbalza, ma il mancino del romanista viene smanacciato in angolo da un riflesso felino di Cragno, che tiene i suoi ancora in partita. La parata si rivela decisiva più tardi, quando all’84’ un calcio d’angolo battuto da Darijo Srna viene spizzato da Joao Pedro: sul secondo palo si smarca benissimo Ionita, che accorcia le distanze di testa. Al 92esimo minuto il Cagliari può pareggiare: un cross allungato da Cerri diventa buono per Faragò, che in scivolata cerca il tap-in ma trova un superlativo Olsen, che subisce la botta del terzino rossoblù sullo slancio dell’intervento. L’arbitro Mazzoleni fischia fallo a favore dei romanisti ed estrae il giallo per Faragò: il Cagliari protesta veementemente, specialmente con Srna e Ceppitelli, che vengono espulsi per questo motivo.

SAU UOMO DELLA PROVVIDENZA – Il Cagliari in nove continua ad attaccare a testa bassa e ottiene il pareggio al quinto dei sette minuti di recupero: su un rinvio lungo di Olsen il Cagliari fa sua la seconda palla e lancia lungo con Ionita per lo scatto di Marco Sau, entrato al posto di Farías. Pattolino si invola verso la porta e con il destro a incrociare fa secco Olsen, facendo esplodere la Sardegna Arena. Un punto conquistato con le unghie e con i denti.

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