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LIVE – Giannetti: «La concorrenza è uno stimolo in più, voglio fare la mia parte»

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La Serie A l’aveva assaggiata giovanissimo nel gennaio del 2011. Non aveva neanche 20 anni, ma si era già tolto la soddisfazione di segnare il suo primo (e finora unico) gol in Europa contro il Manchester City. Da quel prestito alla Juventus sono passate cinque stagioni e sei squadre. Con l’ultima, il CagliariNiccolò Giannetti è tornato in Serie A, dove aveva iniziato a sognare e muovere i suoi primi passi da calciatore professionista. La promozione l’ha conquistata sul campo, a suon di gol, ben dieci nella passata stagione, nonostante ai nastri di partenza fosse una semplice di riserva. Invece nei momenti chiave il numero 32 rossoblù si è dimostrato il perfetto bomber di scorta, capace di segnare e far segnare i compagni, nonostante lo scarso minutaggio.

 

L’attaccante senese parlerà oggi, a quattro giorni dall’esordio in campionato di domenica contro il Genoa, in conferenza stampa nel centro sportivo di Asseminello. Segui con noi la diretta a partire dalle 16.30.

 

*PREMI F5 PER AGGIORNARE*

 

Inizia la conferenza stampa di Niccolò Giannetti: «Ho recuperato dall’infortunio e sto bene, è stato un piccolo sovraccarico che mi ha fermato per una settimana in via cautelativa. La stagione è iniziata bene, l’altra sera in coppa abbiamo dato una bella dimostrazione. Abbiamo una grande squadra, ora dobbiamo far parlare il campo. La concorrenza è tanta, ma c’era anche l’anno scorso: è solo un vantaggio per la squadra, quando c’è un momento di necessità chi entra sa cosa fare per l’obiettivo comune. L’obiettivo personale è di far bene e dare il mio contributo quando chiamato in causa: spero di essere decisivo come l’anno scorso. Voglio fare la mia parte per questa maglia, per questa città e questi tifosi. Ho sempre detto di voler restare, voglio fare bene qui e la concorrenza, ripeto, è uno stimolo ad alzare l’asticella. Siamo tanti ma tutti validi, Borriello ci ha portato qualità ed esperienza. Conosce la categoria, io ho solo da imparare e cercare di capire come affrontare una Serie A che per me è di fatto nuova. Siamo consapevoli che il nostro campionato non sarà quello dell’anno scorso. Ci saranno le partite in cui anche un pareggio potrà essere positivo, ma cerchiamo sempre di scendere in campo per vincere. I moduli? Non ho preferenze personali, giocando con il trequartista magari è più facile creare superiorità numerica; ma anche col 3-5-2 se si fanno i giusti movimenti si creano occasioni. I nuovi arrivati portano esperienza e voglia di fare, noi cerchiamo di apprendere perché sono un esempio in campo ma anche in allenamento. Ti trascinano con le parole e con l’atteggiamento, sono valori aggiunti e ne siamo lieti. Dalla scorsa stagione ci portiamo dietro tante emozioni e la consapevolezza di essere forti. L’obiettivo era dato come scontato ma sapevamo che non era facile, riuscire a centrarlo ci ha dato forza per affrontare con serenità la categoria che ci aspetta. Vincere il campionato di B era qualcosa cui tenevamo molto, oltre alla promozione. Ci ha dato forza. Nel corso della stagione scorsa il Crotone si è imposto come antagonista, ha fatto una signora stagione anche se no se lo aspettava nessuno alla vigilia. Il ritiro è andato bene sia a Peio che ad Aritzo, abbiamo posto le basi per questa stagione e ci siamo amalgamati per affrontare al meglio l’inizio di stagione: partire bene è sempre importante. Sarà una stagione difficile e lo sappiamo, ma sta a noi renderla più tranquilla possibile accumulando punti. L’importante sarebbe iniziare bene per avere fiducia in seguito. Paure per la Serie A? No, non ne devono esistere. Ci sono tante squadre superiori a noi ma non ci spaventiamo affatto. Possiamo giocarcela con tutte. La prima di campionato è sempre un’incognita, la condizione non è mai ottimale ma siamo fiduciosi. Abbiamo lavorato molto bene e siamo pronti a preparare ogni minimo dettaglio della partita. A Genova sarà partita difficile, lo stadio è caldo ma non ci spaventiamo: vogliamo fare la nostra partita. Pensieri oltre alla salvezza non ne abbiamo, dobbiamo ragionare partita per partita. L’obiettivo è mantenere la categoria, se venisse qualcosa in più sarebbe tanto di guadagnato ma non ci distogliamo dal nostro obiettivo. Noi senesi viviamo il Palio in modo molto viscerale, essere lontani è sempre una sofferenza. Ma gli impegni sono tanti e non si può prescindere».

 

Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato ad Assemini Sergio Cadeddu

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