Cagliari: che avvio! Le prime sette giornate dei rossoblu
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Cagliari: che avvio! Le prime sette giornate dei rossoblu

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Un grande avvio per il Cagliari di Maran, lontano dai numeri che lo accompagnavano nella passata stagione

Se è vero che chi ben comincia è metà dell’opera, quella in fase di costruzione dalla squadra rossoblu gode di ottime aspettative per il suo aspetto finale. Certo, le fondamenta poste nella sessione di mercato estiva erano solide e ben poste, ma mai nessuno degli “architetti”, allenatore e dirigenza, ha mai mostrato in pubblico il progetto finale, che a dire dal passo intrapreso dal Cagliari sembra aver ispirazione europea.

I DATI – Tolte le prime due gare nelle quali il Cagliari si è visto beffato dai due rigori concessi a favore di Brescia e Inter, i ragazzi di Maran sono stati capaci di collezionare solo punti e, forse a rimedio di quella persa tra la mura casalinghe, di conservare l’imbattibilità in trasferta. Le statistiche lasciano spazio a poche interpretazioni: i rossoblu nelle prime sette giornate hanno messo a segno 10 reti (media gol 1.43) e subite 7. Numeri ben lontani da quelli che accompagnavano il Cagliari nella stagione passata. Confrontandola con quella passata, la situazione odierna può essere definita quasi idilliaca, le statistiche della passata stagione sono ben lontane da quelle dei giorni nostri. La classifica un anno fa a questa parte recitava: 4 reti messe a segno e 9 subite. Un margine di miglioramento che a seguito di qualche sottrazione è così esplicato: 6 reti segnate in più e 2 subite in meno. Il dato sorprendente è quello riguardante il possesso palla, 20′ 44″ di media per la squadra di Maran. Il dato evidenzia ancor di più la concretezza dei rossoblu, abili nello sfruttare le occasioni create lasciando in mano agli avversari il possesso del pallone, concretezza evidenziata ancor di più da un secondo dato: il Cagliari, seconda solo al Brescia, che meno di tutte è andata al tiro (51 tiri).

QUEI GOL IN PIÙ – Ad essere in netta crescita è il dato delle reti messe a segno. Sebbene la guida tecnica sia rimasta invariata tra questo campionato e quello passato, il gioco del Cagliari ha in parte subito dei cambiamenti, mantenendo comunque l’ossatura della stagione passata. Ciò che è ha dato una svolta è il rendimento dei due attaccanti, oltre che il cambio effettivo di interprete nel ruolo di prima punta. Se nel campionato passato la trama offensiva era volta alla ricerca dell’unico ariete designato Pavoletti, in questo il Cagliari costruisce spesso azioni pericoloso con il pallone a terra, sebbene si confermi la squadra che più di tutte ha messo a segno gol di testa, 4 per l’appunto.

 

 

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