Non solo calcio, Riva: «Questa Dinamo Sassari come il mio Cagliari...» - Cagliari News 24
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2013

Non solo calcio, Riva: «Questa Dinamo Sassari come il mio Cagliari…»

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“Fenomeno Dinamo”, le imprese della squadra sassarese di pallacanestro, la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, piazzatasi seconda nel campionato di Serie A dietro di soli due punti a Varese ed arrivata ad un passo dalla qualificazione alle semifinali nei playoff scudetto (eliminata da Cantù nel settimo e ultimo match della serie, 3-4 finale in favore dei canturini) non ha lasciato indifferente nemmeno il mito rossoblù del calcio sardo e nazionale, Gigi Riva.

“Rombo di tuono”, che qualche giorno fa ha annunciato l’addio al ruolo di team manager della nazionale italiana, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni ai colleghi de La Nuova Sardegna in merito all’esaltante stagione disputata dalla squadra isolana di basket che ha fatto sognare l’intera Isola sportiva:“Mi spiace moltissimo. Ho seguito tutta la stagione le gare della Dinamo, mi sono entusiasmato per le prodezze dei Diener, per i numeri di Vanuzzo e Thornton, come molti qui a Cagliari. Ho conosciuto Sacchetti, è una persona speciale. Mi piace il loro modo di giocare, la spregiudicatezza con la quale hanno affrontato le sfide più difficili. Ma mi piace anche come si è mossa la società, i loro contatti col mondo reale, la disponibilità nei confronti dei ragazzi. Un bel modo di fare sport”.

E così continua, infondendo coraggio e fiducia per il futuro la società del presidente Sardara paragonando “questa Dinamo” al “suo Cagliari”, quello che vinse lo storico e mitico tricolore nel 1970 dopo la delusione dell’annata precedente:“Pensavo anche di venire a Sassari per vedere la partita ma sono scaramantico e ho preferito non rischiare. Ma fammi una cortesia (si rivolge a Francesco Pinna, collega del quotidiano sassarese), quando incontri Sacchetti e il presidente Sardara fagli i complimenti per quello che hanno fatto e ricordagli una cosa: Il Cagliari dello scudetto giocava meno bene di quello della stagione precedente. Nel campionato 1968-69 finimmo al secondo posto solo perchè la Fiorentina, che vinse lo scudetto, era andata a vincere in casa della Juventus. La rabbia di quel finale ci diede una carica incredibile per l’anno successivo, una forza maggiore e una consapevolezza della nostre capacità che sono state decisive. Mi raccomando, diglielo, è importante che se lo ricordino quando prepareranno la nuova stagione” – le sue parole riportate sull’edizione online del quotidiano.

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