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Cagliari, Maran: «Ci siamo regalati un angolo di paradiso e vogliamo difenderlo»

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Vigilia di Torino-Cagliari, queste le parole di Rolando Maran in conferenza stampa

Poco più di ventiquattr’ore al fischio d’inizio di Torino-Cagliari. Le due squadre si preparano ad affrontarsi sul prato dell’Olimpico nella nona giornata di Serie A. I rossoblu, reduci dal successo sulla SPAL, mirano ad incrementare striscia positiva di risultati e bottino in classifica. Dall’altra parte un Torino ferito, che non vince da un mese e vuole cambiare rotta in una settimana ricca di insidie. Il match di domani aprirà un mini-ciclo anche per il Cagliari, che affronterà granata, Bologna ed Atalanta nel giro di otto giorni. Anche di questo, oltre che delle chiavi della sfida e delle condizioni dei suoi, Maran parlerà in conferenza stampa: segui la diretta sulle nostre pagine.

Torino-Cagliari, la vigilia di Maran

Diretta a partire dalle 13.

Iniziata la conferenza stampa di Rolando Maran, un primo commento sulla preparazione della settimana: «La settimana è andata bene, abbiamo tenuto i ritmi di sempre. Il momento positivo non ha inciso sul lavoro se non in meglio per l’entusiasmo»

Qual è la condizione della squadra?

«A parte Cragno e Pavoletti non convoco Cacciatore e Lykogiannis per precauzione. Ragatzu out per un attacco febbrile»

Tanti i calciatori che sono andati a segno…

«Speravo che i marcatori fossero tanti diversi come si sta verificando, i numeri ci sorridono e tutti si sentono coinvolti nelle situazioni offensive»

Opererà dei cambi a livello di formazione?

«Devo ancora valutare le ultime cose, ma non penso mai alla formazione precedente perché ogni settimana è un nuovo ciclo. Non mi fido delle squadre in difficoltà, il Torino poi ha una rosa estremamente competitiva. Bisogna vivere la partita sapendone le difficoltà ma concentrandoci su noi stessi. La compattezza finora ci ha permesso di prendere pochi gol e farne 12 cercando sempre il gol. La Serie A non perdona, dobbiamo avere i criteri giusti senza sbilanciarci né avanti né indietro»

Come giudica la classifica?

«Non guardo la classifica, ci siamo regalati un angolo di paradiso e vogliamo difenderlo ma non penso a scontri diretti col Toro. Se guardassimo l’avversario perderemmo di vista noi stessi, invece teniamo i paraocchi e pensiamo solo gara per gara»

Che influenza può avere l’esposizione mediatica della squadra?

«Credo che faccia bene a tutti, dalla città ai tifosi. Non amo i riflettori personalmente, ma l’entusiasmo può darti risorse mentali per diventare ancora più bravo»

Che squadra è il Torino?

«Il Torino ha molta fisicità, noi ci opponiamo con le nostre caratteristiche senza snaturarci»

La squadra ha reagito bene alle due sconfitte…

«Dalle prime due sconfitte siamo usciti bene, trovando l’equilibrio che ci sarà utile per l’annata che è difficile. Solo col lavoro si superano le difficoltà. Domenica scorsa avrei fatto più di tre cambi, mi è dispiaciuto non poter fare entrare tutti perché hanno lavorato bene e scalpitano»

Faragò ha avuto il giusto approccio fin da subito…

«Faragò ha lavorato bene anche questa settimana, la sua condizione fisica mi ha sorpreso»

In che modo sta crescendo la squadra?

«Lo step di crescita che stiamo attraversando passa per la capacità di reggere intensità e traversie di ogni fase della partita, sono contento di come lo stiamo. Ora dobbiamo rendere più pericolosa la mole di gioco che facciamo».

 

 

 

 

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