ESCLUSIVA, Larrivey: « In Messico sto bene, ringrazio tutti i sardi. Farò quello che Dio vorrà» - Cagliari News 24
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2013

ESCLUSIVA, Larrivey: « In Messico sto bene, ringrazio tutti i sardi. Farò quello che Dio vorrà»

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CagliariNews24.com ha intervistato in esclusiva l’ex centravanti del Cagliari, ora all’Atlante di Cancùn, Joaquin Larrivey.  “El Bati”  ha così parlato riguardo a diversi temi legati anche al mondo rossoblù:

Ciao Joaquìn! Da sei mesi giochi con l’Atlante di Cancùn. Qual è stato il primo impatto che hai avuto con il massimo campionato calcistico messicano?

« E’ un gioco molto dinamico, molto simile al calcio argentino. E’ molto diverso rispetto a quello italiano. Si pensa molto allo spettacolo più che a fare risultato ».

Hai segnato due gol in Messico, a chi hai dedicato la tua prima doppietta?

« Tutto va alla mia famiglia che soffre quando vado via ed è felice quando ritorno a casa. Quindi faccio tutto per loro ».

Che ti manca della Sardegna?

« Molte cose,ma particolarmente gli amici, la gente che ho lasciato là. Spero di ritrovarli presto e fare un piccolo viaggio per incontrarli tutti ».

Ci sono stati tifosi in Italia che ti hanno sempre sostenuto, altri meno. Vuoi parlarci del rapporto che ti lega con i supporter sardi?

« Ringrazio tutti, a volte sono riuscito a dimostrare quello che so fare e a volte no. Capisco entrambi e so che nel calcio a volte vengono pure criticati i grandi campioni, figuriamoci io! Posso soltanto ringraziare tutti e dirvi che non dimenticherò mai i momenti gioiosi vissuti con la maglia rossoblù ».

Credi rimarrai all’Atlante il prossimo anno?

« Credo di sì,ho un contratto che mi lega all’Atlante e in Messico mi trovo bene ».

Ti piacerebbe ritornare a giocare nel Cagliari?

« Credo sia un ciclo chiuso,tornerò soltanto da tifoso ».

Per quale squadra tifi? In quale squadra ti piacerebbe giocare dopo l’Atlante?

« Faccio il tifo per le squadre dove ho lasciato tanti amici,come sono quella del Cagliari, l’Huracan ed il  Velez. Dove mi piacerebbe giocare? Non lo so, farò quello che vorrà Dio ».

Il tuo attaccante di riferimento è Batistuta?

« Sinceramente non l’ho mai avuto come riferimento, anche se è stato uno dei più grandi attaccanti della storia argentina. A me piaceva più Crespo e soprattutto Francescoli. Attualmente apprezzo molto Messi e Ibrahimovic ».

Con quale calciatore conservi un rapporto speciale?

« Con tanti argentini ed italiani. Ad esempio ho ottimi rapporti con Ibarbo, Ariaudo, Astori, Higuain (Federico,fratello di Gonzalo), Matheu, Bizera, Diego Lopez, Nainggolan. E’ una lista molto lunga perché penso di essere molto aperto per fare amicizia con tutti ».

 Hai mai dedicato il gol a Dio?

« Io credo molto in Dio e credo che ogni uomo l’abbia dentro di sé. Esistono tante religioni nel mondo. Io sto ancora cercando la mia. Spesso dedico il gol a Colui che è dentro di me: Gesù ».

Cosa pensi della vicenda Is Arenas?

« Credo che sia molto importante risolvere questo problema perché tutte le squadre hanno bisogno di uno stadio proprio ».

Con te c’è Joe Bizera in squadra, ti ha aiutato ad integrarti nel gruppo dato che entrambi siete ex rossoblù?

« In verità son arrivato qualche settimana prima di lui e l’ho aiutato un pochino io ad ambientarsi,come lui ha fatto lo stesso con me tanti anni fa a Cagliari ».

La rissa con il Bastia ha evidenziato il tuo attaccamento alla maglia e ai compagni, cos’ha significato per te quel gesto? Lo rifaresti?

« E’ una cosa che uno fa senza pensarci troppo, quando un compagno viene aggredito senza causa penso sia normale difenderlo. Per me non ha significato tanto perché penso sia una cosa ovvia difendere un compagno che è in difficoltà. L’hanno sofferto più i miei genitori che io ».

Ultima domanda. Nel 2010 hai aperto un ristorante a Buenos Aires?

Sì, è un ristorante che gestiscono per ora i miei fratelli. L’ho chiamato “Quattro Mori Resto-Bar” in onore della Sardegna.  Si mangia di tutto: carne, pesce, pasta.  All’interno del ristorante non potevano mancare le magliette dei calciatori rossoblù più celebri e la bandiera dei quattro mori!

Ringraziamo calorosamente Joaquin Larrivey per la disponibilità.

 

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