Dalla C alla Nazionale. È stato comunque un “Sauccesso” - Cagliari News 24
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2013

Dalla C alla Nazionale. È stato comunque un “Sauccesso”

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Tutto in tre anni, dalla Lega Pro a Coverciano: questo è il riassunto della favola di Marco Sau. Era il lontano 2010, la Nazionale è stravolta dopo il fallimento del Mondiale sudafricano ed è affidata alla guida dell’attuale CT Prandelli per tornare nell’élite del calcio che conta. Chi se lo sarebbe mai immaginato che un ragazzo di appena 22 anni, ceduto in prestito al Foggia, tre anni dopo avrebbe salvato il Cagliari da solo e sarebbe arrivato a vestire la maglia azzurra? Nessuno, neanche Pattolino. Invece proprio quel 2010 ha consacrato il giovane, nato a Sorgono e cresciuto a Tonara, sotto la guida di una vecchia volpe come Zden?k Zeman, che farà esonerare tre anni dopo al termine di una delle migliori prestazioni di Sau con la maglia rossoblù.

20 gol con il Foggia in C, 21 con la Juve Stabia in B, il salto di qualità è d’obbligo e il Cagliari, giustamente, ci crede. L’esordio è come nelle migliori favole, entra e segna il suo primo gol a pochi minuti dalla fine, consentendo al Cagliari di uscire da Palermo con un punto. Passano le partite e la coppia Lopez-Pulga, subentrata a Ficcadenti, decide di lanciare Pattolino titolare: le prestazioni convincono, i gol ancora di più. Saranno 12 in 30 partite alla fine della stagione, neanche uno uguale, con un solo rigore tirato (e segnato). Gol di grande fattura, ma anche di rapina, Sau non si fa mancare nulla, neanche gli assist: ben 5 volte ha mandato in gol un compagno.

Prandelli non può ignorare il talento sardo, che finalmente arriva a Coverciano. L’esordio con il San Marino non è stato convincente, bisogna ammetterlo, ma, come ha detto lo stesso CT, i compagni non hanno premiato i suoi ottimi movimenti, non passandogli quasi mai palla. Sarebbe stata dura rientrare tra i 23, non solo per la prestazione, ma anche perché si trattava pur sempre della prima chiamata. Infatti , ieri è arrivato il taglio per la Confederations Cup, ma è stato comunque un successo, anzi un “SAUccesso”. Pazienza se poi al suo posto andranno in Brasile giocatori che in questa stagione hanno giocato e segnato meno di lui, non importa se l’attenzione mediatica preferisce spostarsi su altri giocatori. Non importa perché l’anno prossimo Pattolino punta in alto, non ad una “coppetta” qualsiasi, ma alla Coppa per eccellenza e siamo sicuri che si guadagnerà la chiamata meritatamente. Sul campo.

Dalla Lega Pro al sogno Mondiale, Marco Sau è pronto a scrivere un nuovo capitolo, targato rossoblù.

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