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Come cambia il Cagliari senza Castro

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Il Cagliari dovrà fare a meno di Lucas Castro fino al termine della stagione: ecco come cambia la squadra di Maran in attesa del mercato di gennaio

Cinque o sei mesi. Questi i tempi di recupero per rivedere Lucas Castro in campo. Tradotto: Rolando Maran dovrà fare a meno di lui fino a fine stagione, o quasi. L’argentino sarà a disposizione del tecnico eventualmente solo per il rush finale di campionato, dopo essersi sottoposto oggi ad intervento per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro nella clinica Villa Stuart di Roma (qui il report dell’operazione). Per il Cagliari si tratta di une tegola pesante, tra l’investimento fatto in estate per strapparlo al Chievo Verona e soprattutto per l’equilibro tattico trovato in campo con El Pata trequartista alle spalle di Joao Pedro e Pavoletti. Proprio quando Maran sembrava aver individuato la formazione tipo, ecco che si perde uno dei pezzi più preziosi ed indispensabili. Un sostituto arriverà sicuramente nel mercato di gennaio, ma in questo mese di fuoco bisognerà trovare altre soluzioni.

Ionita o Barella sulla trequarti

Avanzare Artur Ionita o Nicolò Barella sulla trequarti appare al momento l’ipotesi più quotata e scontata. I due si sono alternati già lunedì contro il Torino, facendo intravedere tutti i problemi di inizio stagione, quando il Cagliari di Maran faticava a costruire occasioni da gol e tirare in porta. Non è un caso se contro i granata i rossoblù sono andati al tiro solamente 3 volte (una sola nello specchio). Ionita e Barella hanno caratteristiche differenti tra loro e differenti da Castro. Interpretano il ruolo in modo diverso. Il moldavo garantisce soprattutto lavoro sporco e copertura, El Pata dà imprevedibilità alla manovra con i suoi dribbling e ha dimostrato di saper mandare in porta i compagni. Barella è forse una via di mezzo: può fare quel ruolo, ma ha trovato la sua dimensione perfetta da mezzala. Avanzando uno degli interni resta un posto a centrocampo. Daniele Dessena è in rosa l’unica vera alternativa e infatti è sceso in campo da titolare nell’ultima sfida. Quel ruolo può essere però coperto anche da Padoin e Faragò, entrambi assenti per infortunio lunedì ma tornati a disposizione. Il talismano è un jolly, può essere impiegato ovunque e fino all’infortunio stava disputando una buona stagione da terzino sinistro. Faragò, invece, è stato la rivelazione dello scorso campionato, ma quest’anno con l’arrivo di Srna sta trovando poco spazio. Ora potrebbe essere rispolverato in un ruolo che ha ricoperto in passato prima della trasformazione (mai pienamente riuscita) in terzino.

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Klavan (Romagna), Padoin (Lykogiannis); Dessena (Faragò), Bradaric, Barella (Ionita); Ionita (Barella); Joao Pedro, Pavoletti.

Il ritorno di Joao Pedro alle origini

La seconda soluzione per sopperire all’assenza di Castro è arretrare Joao Pedro sulla trequarti, il ruolo che gli era stato disegnato da Rastelli e che ha ricoperto anche nelle prime uscite di questa stagione. Il brasiliano, già nella passata stagione con Lopez, è stato poi spostato accanto a Pavoletti, a causa dei problemi in fase realizzativa di Farias e Sau. Un problema risolto, visto che JP10 ha trovato immediatamente la via della rete anche al ritorno dalla squalifica contro il Milan e successivamente contro il Bologna, la prima di quest’anno da attaccante. Al momento i gol sono 3. Farlo tornare sulla trequarti permetterebbe al Cagliari di trovare più fantasia e qualità, ma al tempo stesso tornerebbero a galla le difficoltà degli altri attaccanti in rosa, ancora a secco. Si tratterebbe inoltre di una soluzione più offensiva: ormai il brasiliano si è abituato a giocare da attaccante e gli equilibri della squadra in fase di non possesso potrebbero risentirne. Anche Maran sembra considerarlo ormai tale, tant’è che contro il Torino ha preferito sostituirlo con Sau piuttosto che arretrarlo alle spalle delle punte. In alcune partite e situazioni di gioco, però, può e deve essere riproposto anche in quella posizione. A quel punto Sau e Farias tornerebbero ad avere più spazio e a giocarsi il posto. Più difficile vedere invece le torri gemelle, con Cerri accanto a Pavoletti.

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Klavan (Romagna), Padoin; Ionita, Bradaric, Barella; Joao Pedro; Sau (Farias), Pavoletti.

Cambio modulo: 4-4-2 o difesa a 3?

442 – La terza opzione è forse la meno probabile. Maran ha lavorato tanto e a lungo sul 4-3-1-2 e difficilmente ne farà a meno. Con i giocatori che il Cagliari ha in rosa però potrebbe proporre tranquillamente il 4-4-2, modulo che in realtà già utilizza in alcune fasi della gara, in cui Barella si allarga a sinistra. A destra si allargava spesso Castro, o in alternativa Ionita. Il ruolo di esterno destro di centrocampo però sembra essere ritagliato alla perfezione per Faragò, che l’anno scorso – come già detto – ha disputato una gran stagione da quinto di destra a tutta fascia. In attacco, invece, la solita coppia formata da Joao e Pavoloso.

CAGLIARI (4-4-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Klavan (Romagna), Padoin; Faragò, Bradaric, Ionita, Barella; Joao Pedro, Pavoletti.

352 – Ancora più complicata da vedere l’ipotesi di una difesa a 3, che non sarebbe molto diversa da quella utilizzata da Lopez, senza considerare che quest’anno il Cagliari ha in rosa ben 5 centrali. Numericamente si andrebbe a sostituire quindi il trequartista (Castro) con un difensore, mentre i terzini, Srna e Padoin, avanzerebbero di qualche metro, agevolando la loro fase offensiva.

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Romagna, Ceppitelli, Klavan; Srna, Ionita, Bradaric, Barella, Padoin; Joao Pedro, Pavoletti.

Chi arriva dal mercato

Molto più probabile però che il Cagliari mantenga il suo assetto con il classico 4-3-1-2. La certezza è che Lucas Castro verrà sostituito sul mercato. Il presidente Giulini ha annunciato che il giorno dopo Cagliari-Torino avrebbe incontrato Maran e Carli per iniziare la ricerca di un centrocampista da acquistare nel mercato di gennaio, che aprirà giovedì 3 e si chiuderà venerdì 18 alle ore 20. I nomi ovviamente non mancano, anche se al momento sono tutti da prendere con le pinze e non è stata ancora intavolata nessuna vera trattativa. Secondo Sky Sport i profili sotto osservazione sono principalmente due: Daniel Bessa del Genoa e Roberto Soriano del Torino. Entrambi sono in prestito alle rispettive squadre. Bessa, mezzala offensiva italobrasiliana che nasce proprio come trequartista, è ancora di proprietà dell’Hellas Verona, che l’ha ceduto lo scorso gennaio in prestito con diritto di riscatto (5 milioni) ai liguri fino al giugno del 2019. Roberto Soriano invece è ai margini del Torino. Lunedì alla Sardegna Arena è partito titolare solo per la squalifica di Rincon. L’ex Bayern Monaco e Sampdoria è un centrocampista offensivo, che può giocare sia da mezzala sia da esterno che da trequartista. Attualmente è di proprietà del Villareal, che l’ha ceduto in prestito con diritto di riscatto (14 milioni) ai granata in estate, dove però non trova spazio. Si parla anche di Jasmin Kurtic, centrocampista sloveno della Spal classe 1989, rientrato in campo contro il Cagliari tre settimane fa dopo un infortunio al gomito. Ha giocato da trequartista soprattutto nell’Atalanta di Gasperini ed è stato allenato da Maran a Varese nel 2011/12 in Serie B. Più indietro i nomi del diciannovenne Nicolò Zaniolo della Roma e del sardo del Lecce Marco Mancosu, classe 1988 cresciuto proprio nelle giovanili del Cagliari (un vantaggio per inserirlo nella lista dei 25 richiesta dalla Serie A). C’è poi la via “casalinga” con Alessandro Deiola, in prestito secco al Parma: un suo ritorno però non potrebbe mai rimpiazzare sulla carta l’importanza avuta fin qui da Castro.

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