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Come cambia il Cagliari senza Cigarini

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Il Cagliari ha perso al Mapei Stadium il suo regista. Ecco come potrebbe cambiare la squadra rossoblù senza Luca Cigarini

Gli esami strumentali effettuati da Luca Cigarini dopo Sassuolo-Cagliari hanno evidenziato una frattura del primo cuneiforme del piede destro. Un problema non da poco per Diego Lopez, che al Mapei Stadium ha perso il suo unico regista. Nella rosa rossoblù non ci sono infatti vere alternative all’ex giocatore di Atalanta e Sampdoria, ma solo possibili adattamenti. Diverse le soluzione a disposizione del tecnico, che spera di ritrovare quanto prima il proprio regista. Tra l’altro Cigarini, infortunatosi dopo un contrasto di gioco con il neroverde Magnanelli, stava attraversando un ottimo periodo di forma, con due gol nelle precedenti due partite e nel corso della stagione è rimasto fuori solo in due gare (una volta per scelta tecnica e l’altra per squalifica).

COSSU – Quando Cigarini è mancato per squalifica contro la Fiorentina, Diego Lopez ha proposto Andrea Cossu davanti alla difesa. Una soluzione già vista, con risultati tutt’altro che positivi in Coppa Italia con il Pordenone, e adottata in passato da Ballardini e Allegri. Il numero 7 era spesso chiamato in causa a giocare davanti alla difesa ogni volta che Conti era assente. Con Ballardini sulla trequarti giocava poi Foggia, mentre Allegri optava per uno tra Lazzari e Jeda. Parliamo però di 10 anni fa. Già contro la Fiorentina si è visto quanto Cossu fatichi a giocare in un ruolo che non è mai stato suo, sia nel trovare la posizione, sia a gestire certi ritmi. Non è un caso se dopo pochi minuti Lopez ha preferito spostarlo in avanti, abbassando Joao Pedro in mediana, per poi sostituirlo all’intervallo con Ionita.

BARELLA – Fallito l’esperimento Cossu, contro la Fiorentina è andato in regia Nicolò Barella«Sarà lui il regista del Cagliari», aveva annunciato Massimo Rastelli in estate, prima dell’arrivo di Cigarini dalla Sampdoria. E in quella posizione il tecnico campano l’ha effettivamente schierato per 45′ proprio nella gara d’andata contro il Chievo Verona, prossimo avversario del Cagliari, salvo poi ritornare sui suoi passi sostituendo Dessena all’intervallo con lo stesso Cigarini. Le difficoltà di Barella nel giocare in quella posizione si sono viste e sono dettate anche dalle sue caratteristiche, ben diverse da quelle del classico playmaker. È un giocatore dotato di tecnica e classe, sa mandare in porta i compagni e trovare passaggi che in pochi riescono a vedere. Però gli piace portare anche palla in avanti, provare il dribbling e cercare la giocata ad effetto. Dei rischi che si possono correre da mezzala, ma non quando giochi davanti alla difesa. Le difficoltà di creazione ed impostazione si sono viste nel secondo tempo del Mapei Stadium, quando il Cagliari faticava a costruire un’azione e si è fatto sopraffare dal Sassuolo. Con Barella regista potrebbe scalare a fare la mezzala Joao Pedro, oppure guadagnare i galloni da titolare il capitano Dessena.

PADOIN – «Padoin può giocare ovunque: a sinistra, a destra, in mezzo al campo e può fare anche il mediano metodista». Parola di Diego Lopez alla vigilia della gara contro la Spal. Non si sarebbe mai immaginato che avrebbe dovuto pensare a Padoin regista così presto. Ma l’infortunio di Cigarini costringe a pensare anche a questa eventualità. Effettivamente il Talismano ha dimostrato di saper giocare ovunque e la sua duttilità è parecchio importante per il sistema di gioco rossoblù. Nella Juventus del dopo Pirlo, Allegri provò a schierarlo in quella posizione, senza però ottenere gli effetti sperati. A Cagliari potrebbe tornare a fare il regista, ma dipenderà tanto dal recupero di Faragò. Senza il numero 16, difficilmente Lopez si priverà di Padoin su una delle due fasce.

CAMBIO MODULO – Difficile pensare ad altre alternative. Daniele Dessena in carriera ha giocato diverse volte lì (più a gara in corso che dall’inizio), ma con caratteristiche diverse. Fabrizio Caligara ha ancora zero minuti in Serie A e sembra ancora troppo presto per caricarlo di una responsabilità così grande, considerando anche che il suo vero ruolo sarebbe quello di mezzala. Tutti gli altri elementi in rosa non sembrano invece adattabili a fare i playmaker. Si potrebbe pensare quindi anche ad un cambio modulo. All’esordio contro la Lazio, Lopez lasciò fuori proprio Cigarini, optando per un 3-4-1-2 con Barella e Ionita in mediana e Joao Pedro alle spalle dell’attacco leggero formato da Sau e Farias. Una sorta di 3-4-1-2 si è visto anche contro la Spal, nonostante il brasiliano arretrasse spesso la sua posizione. Il ritorno sulla trequarti del numero 10 potrebbe essere la soluzione più semplice e ovvia per rimediare all’assenza di un vero vice-Cigarini. Con questa alternativa sarebbe importante il ritorno di Filippo Romagna nei tre dietro, visto che tra i cinque centrali a disposizione di Lopez si è dimostrato quello con più capacità di impostazione, mentre contro il Sassuolo la manovra passava spesso dai piedi di Castan. Il cambio modulo, inoltre, favorirebbe l’impiego dei tanti attaccanti a disposizione del tecnico: ben 7 dopo le note vicende di mercato.

DIFESA A 4 – Più difficile vedere un cambio radicale di modulo con il ritorno alla difesa a 4. Si potrebbe pensare ad un Pisacane terzino per provare uno schema più camaleontico, con quattro centrocampisti in linea (Faragò, Barella, Ionita, Padoin o Joao Pedro) e due attaccanti. Al momento il Cagliari ha però trovato le sue certezze difensive con tre centrali e due esterni bassi a proteggere la propria porta. Non resta che trovare la soluzione tattica migliore per rimediare all’infortunio di Cigarini.

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