312 volte Daniele Conti, come lui nessuno mai - Cagliari News 24
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2014

312 volte Daniele Conti, come lui nessuno mai

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29 agosto 1999, Daniele Conti esordisce in Serie A con la maglia del Cagliari, ha appena 20 anni e sente addosso il peso del cognome importe di papà Bruno. In Sardegna è arrivato per “farsi le ossa”, ma l’inizio non è affatto brillante: le sue brutte prestazioni, infatti, vengono accompagnate da numerosi fischi da parte dei tifosi e, come se non bastasse, a fine stagione arriva pure la retrocessione. Sulle spalle ha la pesantissima numero 11, quella di Gigi Riva: e chi avrebbe mai pensato che Daniele Conti, o meglio il figlio di Bruno, 15 anni dopo avrebbe fatto la storia del club come Rombo di Tuono? Probabilmente non lo pensava neanche lui. Invece ieri, con la vittoria a Genova, ha festeggiato le 312 presenze con il Cagliari in Serie A, infrangendo definitivamente il record di Nené e diventando il giocatore più presente in Serie A con la maglia rossoblù. Da quell’agosto del 1999 sono cambiate molte cose: non viene più ricordato come il figlio di Bruno Conti, mentre la Sardegna non è più la terra lontana da casa dove è andato per formarsi, ma la sua casa e il Cagliari la sua squadra. Una scelta di vita che ricorda quella di Riva, anche se sulle spalle non c’è più la sua numero 11, ma la 5 del suo idolo giallorosso Falcão. Negli anni ha rifiutato tante offerte importanti, NapoliPalermoFiorentina e perfino Bayern Monaco, alle quali lui ha sempre risposto no. Si è innamorato di questi colori, tanto da essersi tatuato sulla schiena lo scudetto del Cagliari e quando parliamo di sentire la maglia come una seconda pelle, per lui non è solo un modo di dire.

Come il vino, migliora invecchiando e infatti col passare del tempo risulta sempre più determinante e fondamentale. Da vero Capitano, con la C maiuscola, difende i propri colori, andando anche contro il presidente Cellino: «Sono fiero di guidare da 15 anni una 500» è la frase pronunciata qualche settimana fa per rispondere al nuovo proprietario del Leeds. E nemmeno in campo risparmia gli avversari, tanto da aver vinto svariate volte il titolo di più ammonito del campionato, un po’ perché gli arbitri l’hanno da tempo preso di mira, un po’ perché effettivamente entra spesso con molta irruenza sull’avversario. Ma Daniele Conti è così, è sempre l’ultimo a mollare: non a caso parecchi dei suoi 49 gol rossoblù sono arrivati allo scadere, NapoliRoma Torino ne sanno qualcosa: la zona Cesarini a Cagliari si chiama zona Conti. La Nazionale è stata l’unica cosa ad essergli mancata per coronare una carriera da Bandiera vera, spesso i vari CT hanno ignorato la sua straordinaria continuità, ma lui ha sempre glissato con eleganza l’argomento: «La mia Nazionale è stata sempre il Cagliari. Sono legato troppo a questa maglia e il resto non mi interessa»

Daniele Conti e il Cagliari, un amore che speriamo non venga mai interrotto. Battuto il record delle presenze in A, per concludere bene la stagione gli mancano solo due cose: la salvezza e il rinnovo. Il resto non conta. 312 volte grazie, Capitano!

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