Zola presenta la sfida con la Roma: «Mi aspetto grande carica, Conti è pronto»

Quella di domani con la Roma è una partita importante per un Cagliari che cerca di rialzarsi da una scomoda posizione di classifica. Lo sa bene Gianfranco Zola che oggi si è presentato in sala stampa ad Assemini per raccontare i temi della sfida. Sullo sfondo la recente delusione di Bergamo, gli intrecci di mercato e le tante assenze dei giallorossi.

GRINTA – Queste le parole di Zola sulla sfida di domani: «Non c’è necessità di un richiamo d’attenzione, è una partita che chiunque vorrebbe giocare. Mi aspetto una grande carica agonistica. La posta in palio è alta per entrambe. Noi non siamo in una posizione in classifica tranquilla che ci permette di perdere punti per strada. Vale lo stesso per la Roma che viene da risultati non positivi. Sono dispiaciuto per la sconfitta di Bergamo, eravamo convinti di portare a casa un risultato positivo e abbiamo perso all’ultimo minuto. Resta la consapevolezza che stiamo crescendo e siamo competitivi. A Bergamo ci è mancato Ekdal, con quegli spazi avrebbe fatto la differenza. È importante per noi come lo è Rossettini. Abbiamo sofferto le palle alte anche domenica scorsa, stiamo lavorando per migliorarci, ma soffriamo ancora i cross alti. Peccato perché domenica il gol di Pinilla, per quanto bello, è viziato da un nostro errore. Stiamo lavorando per migliorarci e il tempo ci darà ragione».

CONTI C’E’ – «Sau ha da tre giorni e mezzo l’influenza. Oggi si è allenato in palestra, vedremo domani la sua condizione, ma è convocato. Pisano ha qualche problema fisico e non ci sarà come Cossu che sarà disponibile da settimana prossima. Conti ha fatto la sua migliore settimana d’allenamento da quando sono qui. Ci tiene in modo particolare a giocare questa partita e io son contento. Cop si è allenato anche lui bene e potrebbe giocare dall’inizio. Diakitè non è tra i convocati perché si è allenato solo ieri e oggi, mi è sembrato giusto aspettare. M’Poku invece c’è, si è allenato tutta la settimana, ma non credo sia corretto farlo partire dall’inizio, può essere più utile anche per lui entrare a gara in corso».

ROMA E IBARBO – «Le assenze della Roma non condizioneranno il loro modo di giocare, io farei lo stesso. È chiaro che gli interpreti non sono gli stessi, ma restano una grande squadra. Non mi aspetto sconti. Manca Gervinho che consente di giocare in un certo modo, è un giocatore in grado di spaccare le difese. Ma ci saranno Ljajic, Pjanic, Nainggolan e Totti. L’influenza di Totti? Non lo sapevo, mi dispiace se non ci sarà, ma egoisticamente andrebbe bene per noi. È un giocatore fantastico, in grado di cambiare la partita con una sua giocata anche se non è più quello di una volta. Ibarbo? Ci sono rimasto male quando l’ho visto in campo martedì, ma non mi fa piacere che resterà fuori sei settimane. Lo staff medico mi aveva detto che sarebbe stato pronto per domenica con l’Atalanta, ma alla fine così non è stato. Guardando l’evoluzione delle vicende il nostro staff aveva ragione. Auguro a Victor di tornare il prima possibile in campo».

LA MEZZAPUNTA – «Nei miei piani Ibarbo avrebbe giocato da mezzapunta, una scommessa così come lo è M’Poku che quel ruolo l’ha fatto ma non in Italia. È un giocatore importante, lo volevano Schalke 04 e Napoli non a caso, bisogna fare i complimenti alla società per averlo preso. Sau mezzapunta secondo me può diventare devastante, ma se verrà fuori che è più efficace vicino alla porta cambieremo».

Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Roberto Carta