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Serie A, ecco il semaforo verde: le regole per la ripartenza

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Dopo aver accettato il piano per la ripresa degli allenamenti, il Governo si é espresso in merito alla ripartenza del campionato, sospeso lo scorso 8 marzo a causa dell’emergenza coronavirus: si riparte il 20 giugno.

Gli allenamenti di gruppo sono già ricominciati. Ciò significa che un primo passo era giá stato compiuto in direzione della ripresa del campionato di Serie A. Dal 18 maggio le squadre del campionato italiano di massimo livello sono potute tornare a calcare il terreno di gioco dei propri training center, per sedute collettive o a piccoli gruppi. E un ulteriore passo avanti è stato fatto domenica 23 maggio, quando intervenendo ai microfoni del Tg3, il Ministro dello sport Vincenzo Spadafora aveva dichiarato che il Governo stava prendendo in considerazione il 13 e il 20 giugno come possibili date per la ripartenza della Serie A. L’ultima parola é stata pronunciata al termine dell’incontro tra il premier Conte, la Lega e la Figc avvenuto il 28 maggio, durante il quale é stato deciso e reso ufficiale che sí, il campionato di calcio italiano ripartirá, e lo fará il prossimo 20 giugno.

Scudetto: campionato fermo a marzo

Certo è che la stagione 2019/20 rimarrà per sempre negli annali del calcio. E non per merito dei gesti tecnici o demerito delle polemiche fuori dal campo. La sospensione del campionato per l’emergenza coronavirus sarà ricordata come un avvenimento senza precedenti perché, escluso il periodo di guerra, mai prima d’ora nella storia del calcio italiano era successo che una stagione venisse interrotta. 

La Serie A riparte così a più di tre mesi di distanza dall’ultima giornata disputata secondo il calendario ufficiale. 

Dopo quasi dieci anni di assoluto dominio bianconero, quest’anno i pronostici su chi vincerà lo scudetto sono più incerti che mai. A giugno, la competizione riparte dalla 27esima giornata, con la Juve di Sarri prima in classifica e la Lazio di Inzaghi a -1 dalla capolista. A seguire c’è l’Inter di Antonio Conte, distanziata di nove punti dai biancocelesti, ma con una partita da recuperare. I nerazzurri possono sperare di accorciare ulteriormente le distanze anche in occasione dello scontro diretto Juve-Lazio, in programma a cinque giornate dalla chiusura del campionato.  Si potrebbe insomma ancora preannunciare una volata a tre, a patto che le squadre non escano troppo indebolite dalla sosta forzata e possano ritrovare la perfetta forma pre-Covid.

Nei quartieri generali di Lega e Federcalcio si è lavorato alacremente per far pervenire al Comitato tecnico-scientifico del Governo il protocollo di sicurezza aggiornato. Il documento programmatico contiene le linee guida da adottare per consentire la ripartenza del campionato di Serie A Tim evitando, per quanto possibile, nuovi contagi.

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Ripartire in sicurezza: Federcalcio e Lega attendono l’ok del Governo al nuovo protocollo.

Il protocollo per la ripresa del campionato

Il piano di ripartenza elaborato dal consiglio federale della Figc e inviato al Ministro Spadafora è un documento di 40 pagine contenente le regole per ripartire in sicurezza. Eccolo brevemente riassunto nei punti salienti.

Aree stadio

All’interno degli stadi della Serie A potranno accedere soltanto gli addetti alla sicurezza, alle attività e ai servizi, in un numero che non superi le 300 unità. L’impianto sarà diviso in tre zone: area tecnico-sportiva, tribuna stampa e area esterna. In ciascuna area potranno essere presenti al massimo 130 persone contemporaneamente.

Partita e spogliatoi

Il giorno della partita, le squadre e gli arbitri dovranno presentarsi allo stadio in orari diversi e seguendo percorsi separati. I direttori di gioco arriveranno 1 ora e 45 minuti prima del fischio 

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