Gori: «Cagliari? L'Udinese per svoltare. Vi parlo dello scudetto 1970, Riva e Joao Pedro» - ESCLUSIVA - Cagliari News 24
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Gori: «Cagliari? L’Udinese per svoltare. Vi parlo dello scudetto 1970, Riva e Joao Pedro» – ESCLUSIVA

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L’ex attaccante del glorioso Cagliari che vinse lo scudetto, Sergio “Bobo” Gori ha parlato in esclusiva a CagliariNews24

In esclusiva ai microfoni di CagliariNews24 è intervenuto l’ex attaccante del glorioso Cagliari che nel 1970 vinse lo storico Scudetto: Sergio “Bobo” Gori. Si è parlato tanto di passato, della mitica coppia formata con Gigi Riva ma anche di presente. Ecco le sue parole ai nostri microfoni:

Il Cagliari è in piena lotta per non retrocedere. Che idea si è fatto del campionato dei rossoblú ed è fiducioso per la salvezza?

«Mi sono fatto l’idea che quando una squadra è lì li per retrocedere per tre anni consecutivi significa che qualche errore c’è stato. Tenendo conto che Giulini è il presidente migliore che potesse avere il Cagliari. Il reparto tecnico del Cagliari dovrebbe fare qualche giusta riflessione e in qualche caso anche dimettersi».

Nel prossimo turno di campionato il Cagliari dovrà affrontare L’Udinese. Riusciranno i rossoblú a ripartire con slancio dopo le ultime sconfitte?

«Il Cagliari ha fatto buoni risultati poi è rimpiombato in partite difficili. Credo che la partita con L’Udinese possa rappresentare la chiave di volta in caso di vittoria».

Lei è stato un grandissimo attaccante e ha avuto la fortuna di giocare al fianco di Gigi Riva. Che consiglio darebbe a Joao Pedro che sta vivendo un momento poco prolifico sotto porta?

«A Joao dico di non pensare al gol, di non pensarci assolutamente. Più un bomber pensa di non segnare, le probabilità di uscirne sono minime. Deve fare quello che sa fare visto che è stato convocato in Nazionale».

12 aprile 1970: una data che né lei e né i tifosi del Cagliari, comprese le nuove generazioni che non c’erano potranno mai dimenticare. Ci racconta le emozioni di quel giorno?

«Stavamo già vivendo una grande emozione, ci rendavamo conto dell’importanza del momento. Quella partita decretò la vittoria del campionato. Li per li è stata una partita come le altre, ma quando ci siamo resi conto di aver vinto il campionato è stata una festa nello spogliatoio».

Lei è stato il partner perfetto di Gigi Riva, vi completavate a vicenda. Quali erano le vostre caratteristiche tecniche che permettevano questo affiatamento in campo?

«Parto dalle mie caratteristiche perché quelle di Gigi le conosce e le ha osannate tutto il mondo calcistico. Le mie erano quelle di non essere una punta finalizzatrice, creavo spazio alla punta centrale. E Gigi aveva la grande forza dei campioni di trasformare il lavoro della squadra in gol».

Chi vede più in difficoltà tra Cagliari, Venezia, Genoa e Samp?

«Il Venezia credo sia ad un passo dalla retrocessione. A me tecnicamente non piace la Sampdoria, quindi penso che siano le due indiziate».

Ora una domanda sulla lotta scudetto: chi vede favorito per la lotta al vertice?

«Vedo favorita l’Inter. Credo sia la squadra più equilibrata nei vari reparti, credo che sarà una lotta per il secondo e terzo posto».

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