Scudetto Story: Gigi Riva non balla con la Vecchia Signora - Cagliari News 24
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2014

Scudetto Story: Gigi Riva non balla con la Vecchia Signora

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Pensare alla partita dopo che il calciomercato ha appena dato una cocente delusione non è mai facile, ma il calcio si gioca in campo, non dietro una scrivania. Molti hanno pensato ad un Radja Nainggolan come quell’Eroe d’altri tempi, ma quella era un’altra squadra, con altre ambizioni (e con uno stadio). Gigi Riva diceva solo no, anche alla Juventus, la squadra che i rossoblù affronteranno questa domenica al Sant’Elia. Nell’anno dello scudetto sardo, alla nona giornata di campionato, si presenta all’Amsicora una delle più brutte Juve di sempre, anche se quelle di Ferrara, Zaccheroni e Del Neri sono arrivate a fare quasi peggio. Non capita tutti i giorni di vedere la Juventus terzultima in classifica, così quel 16 novembre l’intero stadio (non capita tutti i giorni neanche vedere un intero stadio da queste parti) si mise ad urlare “Serie B, Serie B” ai bianconeri. Manlio Scopigno, dopo la sconfitta in Coppa delle Fiere contro il Karl Zeiss, sceglie la formazione tipo per il grande match, quella che sappiamo tutti a memoria come una filastrocca: Albertosi, Martiradonna, Zignoli, Cera, Niccolai, Tomasini, Domenghini, Nenè, Gori, Greatti, Riva. Rabitti resta sulla difensiva, dopo tutto è nel campo della capolista: senza Anastasi, la squadra è schierata senza un vero centravanti. I cori “Serie B, Serie B” si fanno sempre più forti dopo il vantaggio del Cagliari: al 47’ Angelo Domenghini sblocca il match e porta a 10 i punti di distacco tra le due squadre in classifica. La vittoria, però, sfuma sul più bello quando Antonello Cuccureddu, all’esordio in Serie A, segna il gol del pari ad un minuto dalla fine con un destro dal limite. Nato ad Alghero e appena ventenne, si prese una rivincita contro il Cagliari e Scopigno, i quali lo scartarono ad un provino due anni prima ai tempi della Torres. Alla fine gli andò meglio: finì nella squadra che aveva tifato fin da piccolo, dopo la gavetta a Brescia. Cuccureddu avrebbe poi avuto l’occasione di tornare in Sardegna, se non fosse per Gigi Riva. Durante i tanti tentativi juventini di portare a casa Rombo di Tuono, furono offerti un miliardo di lire e parecchi giocatori, tra cui l’algherese, nel frattempo finito in orbita Nazionale. Ma il Cavalier Riva non balla con la Vecchia Signora.

Tornando alla sfida dell’Amsicora: da quel pareggio la Juventus riprese la scalata in classifica, diventando il peggior rivale del Cagliari nella corsa al titolo. Il ritorno all’Olimpico di Torino fu infatti una vera e propria sfida scudetto, che terminò ancora in pari. Ci pensò Gigi Riva,con una doppietta, a rimediare al solito autogol di Niccolai e alle follie di Lo Bello. Un 2-2 che tenne lontano i bianconeri quanto bastasse per vincere quello scudetto.

16 novembre 1969, 9a giornata

CAGLIARI-JUVENTUS 1-1

Cagliari: Albertosi, Martiradonna, Zignoli, Cera, Niccolai, Tomasini, Domenghini, Nenè, Gori, Greatti, Riva.

A disposizione: Reginato e Brugnera. All. Scopigno.

Juventus: Tancredi, Salvadore, Furino, Marchetti, Morini, Castano, Leonardi, Del Sol, Haller, Cuccureddu, Favalli.

A disposizione: Anzolin e Roveta. All. Rabitti.

Arbitro: Bernardis di Latina.

Reti: 47’ Domenghini, 89’ Cuccureddu.

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