Nainggolan: «Tornei a Cagliari anche a piedi ma qualcuno mi ha mancato di rispetto, quest'anno sarei dovuto esserci» - Cagliari News 24
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Nainggolan: «Tornei a Cagliari anche a piedi ma qualcuno mi ha mancato di rispetto, quest’anno sarei dovuto esserci»

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L’ex centrocampista del Cagliari Radja Nainggolan parla dal Belgio del suo passato e delle voci sul suo futuro in rossoblù

L’ex centrocampista del Cagliari Radja Nainggolan interviene ai microfoni di Radiolina per parlare del suo passato ma anche del suo futuro viste le voci che lo rivorrebbero in rossoblù. CagliariNews24 vi riporta in diretta le sue parole in maniera testuale.

LE PAROLE DI RADJA NAINGGOLAN

CONDIZIONI – «Nove giorni fa mi sono operato e sto recuperando, ho fatto delle visite di controllo e procede bene»

CAGLIARI – «L’anno scorso è stata una salvezza bella e difficile, conosco bene il gruppo. Quest’anno sono pochi i nuovi, è un gruppo spettacolare e mi sembra strano essere retrocessi. Vedendo la Salenitana perdere non ho visto nessuna differenza nel Cagliari. Conosco Agostini e ha messo tutto, i giocatori dovevano fare di più. Magari pensavano che il Venezia già retrocesso non giocasse. Ho parlato con un amico e mi disse: “anche se non vinco a Venezia avrei finito la gara in sei”. Sono mancati anche i falli»

SALVEZZA MANCATA – «Quest’anno mancavo io (ride, ndr). Da 4/5 giornate dalla fine ho visto cose brutte e sentivo che era pericoloso, ho visto Joao Pedro in difficoltà mal supportato a livello tattico, così è difficile. Gli dicevo di non mollare, lo sentivo ed ero con lui, ma da solo era difficile fare meglio. Non c’entrano i nomi, conosco bene Strootman e nessuno ha la sua qualità ma stava male fisicamente, doveva dare di più anche fuori dal campo. Anche Pavoletti quando non giocava era incazzato e deve trasmettere qualcosa anche dalla panchina: magari sono mancate queste cose. La Salernitana ha fatto un miracolo»

RITORNO AL CAGLIARI – «Cosa dobbiamo fare? Io a Cagliari tornerei a piedi. L’anno scorso ho rispettato la mia parola e volevo tornare a tutti i costi. Per venire li ho rinunciato a tanti soldi. Mi ha fatto male vedere il Cagliari retrocesso, e verrei a riportarlo in Serie A ma la vedo come una mancanza di rispetto per me, dovevo essere lì a salvarli. Oggi come oggi direi di no dunque. La categoria non mi importa, ho 34 anni che cazzo me ne frega. Ho sempre dato tutto ma mi è stato mancato di rispetto, se torno per tifosi e l’isola mancherei di rispetto verso di me. Fare un errore, chiedere scusa e andare avanti? Non funziona cosi. Alcuni hanno scelto per me, come sono andato via dalla Roma perchè un ds voleva vendervi anche a Cagliari mi è stato impedito di restare»

DIVORZIO – «Io sono così, do rispetto e lo voglio ricevere, non ne ho ricevuto abbastanza. Ho dato tanto al Cagliari e viceversa. Cagliari mi ha dato tutto e devo ringraziarlo per ogni cosa, ma ci sono delle storie che finiscono per volontà di altri. Sento spesso Cossu e anche Capozucca, ma non ho mai più sentito Giulini»

SERIE B«Bisogna vedere chi resta e chi parte, quanti giocatori servono per risalire. Si diceva del Parma e poi è arrivato a metà classifica, le squadre che vengono dalla B alla A mettono in difficoltà le big, e stare in B in questi anni non è facile»

MANCANZE – «Mi manca la quotidianità italiana, il sole e il cibo. Ho dovuto cambiare tutto a 34 anni. Lo stress calcistico qua è più leggero»

EX SQUADRE – «Sono contento per la Roma, una coppa è una coppa e va in Europa League, la piazza lo merita. Mi dispiace tanto per il Cagliari e merita sempre di stare in Serie A, mi ha toccato il post di Carboni perchè è bravo e intelligente. Ha detto delle cose giuste per essere così giovane, si cade ma ci si rialza e bisogna ritrovare presto la gioia»

RIPARTIRE – «Non entro nella testa di Giulini. Dal mio punto di vista Carboni può diventare una bandiera, può essere importante in difesa. Anche Radunovic è un buon portiere, ha dimostrato di essere all’altezza. Anche Zappa se vuole rimanere può fare il titolare. In attacco e centrocampo che succederà? Non lo so. Marin se rimane rischia di perdere la nazionale. Peenso che cambierà metà squadra»

PROSSIMO ANNO – «Il cuore dice una cosa e la realtà un’altra, tornerei anche a Cagliari ma qua sto bene e ho un contratto»

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