Lopez: «Contro l'Atalanta come una finale. Vogliamo conquistare la salvezza sul campo» - Cagliari News 24
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Lopez: «Contro l’Atalanta come una finale. Vogliamo conquistare la salvezza sul campo»

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Ultima conferenza stampa pre-gara della stagione per Diego Lopez. Rossoblù focalizzati su Cagliari-Atalanta

Il Cagliari, spinto dall’entusiasmo dei 16mila della Sardegna Arena, è pronto a dar battaglia. Domani – calcio d’inizio alle 18 – i rossoblù riceveranno l’Atalanta di Gasperini. Alle 17.45 Diego Lopez ha analizzato in conferenza stampa le chiavi del match, partendo però dal successo di domenica scorsa sul campo della Fiorentina. «A Firenze è venuta tanta gente per noi, sono in tanti a crederci. Domani ci aspetta una battaglia da combattere tutti insieme: squadra, società e tifosi». Ora i rossoblù cercano la conferma contro l’Atalanta. «Vincere fa sempre bene. Rafforza il lavoro fatto in queste settimane. Quando lavori e non arrivano i risultati è tutto più difficile, quindi la vittoria contro la Fiorentina è stato veramente quello di cui avevamo bisogno. C’è più entusiasmo in tutti ed è una cosa positiva in vista della battaglia che ci attende domani». Quella contro i nerazzurri sarà una gara chiave per il futuro del Cagliari. «Come si gestisce la tensione delle partite importanti? Come una settimana fa, quando eravamo fuori casa e in uno stadio pieno. Abbiamo lavorato bene in settimana e sabato scorso ero convinto che potessimo farcela. Questa settimana è stata fatta nello stesso modo, con tanto lavoro e senza paura».

MODULO E INTERPRETI – Tra i convocati si rivede Castan. «Viene con noi anche se non può fare tutta la partita. Ci ha messo tutto per recuperare in tempo, avrebbe potuto rilassarsi e invece è pronto». Lopez non si sbilancia sul possibile impiego di Cigarini. «Cigarini è un discorso diverso sia da Castan sia dal Joao Pedro della settimana scorsa, lui si è allenato bene e tutto è possibile. Domani deciderò modulo e uomini. Il modulo in questo momento passa in secondo piano rispetto ad altri fattori che la squadra ha messo bene in campo contro Roma e Fiorentina. A Firenze nel finale siamo tornati al modulo standard e non c’è stato alcuno scompenso». Possibili novità anche in difesa. «A quattro dietro? Abbiamo fatto allenamenti sulla difesa, sul campo i ragazzi hanno dimostrato di poter fare entrambi i moduli». Il tecnico di Montevideo però non si sbilancia. «Non voglio dare i tre nomi, sono partite così importanti che non voglio dare nessun vantaggio anche minimo all’avversario».

ATALANTA – I sardi affronteranno una squadra in salute. «Sarà una battaglia perché tutte e due le squadre hanno un obiettivo. Noi il nostro vogliamo prendercelo con tutte le nostre forze. L’Atalanta è una buona squadra, un po’ camuffata perché secondo me ha le caratteristiche di una grande squadra. Ha fatto l’Europa League e due campionati di ottimo livello, oggi va considerata una grande squadra. L’avversario è più forte di noi ma lotteremo su ogni pallone con determinazione, perché se li lasciamo ragionare ci fanno male».

OBIETTIVO SALVEZZA – La vittoria di Firenze ha caricato l’ambiente rossoblù. «Sto vivendo le stesse sensazioni di una settimana fa, quando venivamo da una buona prestazione ma chiusa senza punti. Abbiamo lavorato sapendo che la bella impresa di Firenze non basta, ci giochiamo una finale e vogliamo la salvezza. Credo nei ragazzi e loro credono nella salvezza. L’abbraccio dei tifosi è stato bello e importante sia a Firenze che ieri allo stadio». Quello contro la Dea sarà un incontro chiave per Lopez. «La partita più importante della mia carriera? Era quella scorsa, questa è altrettanto importante: c’è ancora da guadagnare la salvezza e dobbiamo farlo sul campo. Le notizie da Napoli? Io sarò concentrato sulla partita, ma a Firenze c’era uno dietro di me che mi gridava tutti i risultati in tempo reale. Sicuramente qualcosa si sentirà, anche se sul momento non sapevo se fossero risultati veri o mi stessero prendendo in giro. Il presidente? L’ho sentito in settimana, come sempre. Da giocatore ho fatto tante partite come questa, cerco di ricordare cosa dicevano i miei allenatori allora ma anche il mio approccio come giocatore. Sono gare che tu puoi preparare tanto, poi quando si inizia a giocare sta a chi è in campo. I dettagli possono diventare fondamentali, partite come questa vanno preparate al meglio».

Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Sergio Cadeddu

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