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Cagliari, un buon calciomercato rovinato dagli infortuni

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Finito il calciomercato, è il momento di tirare le somme in casa Cagliari: le buone operazioni sono state compromesse dagli infortuni

Alle 22 è scattato il gong del calciomercato senza botti finali. Il Cagliari ha sfruttato l’ultimo giorno solo per sfoltire la propria rosa e, nonostante diversi tentativi per rinforzare l’attacco, alla fine è rimasto con gli uomini che Maran aveva a disposizione. La valutazione dell’operato del direttore sportivo Marcello Carli non può che essere positiva. La cessione di Nicolò Barella all’Inter ha portato in Sardegna giocatori importanti come Rog e Nandez. È ritornato Radja Nainggolan, il vero fiore all’occhiello della campagna acquisti. Gli infortuni però hanno compromesso quanto di buono fatto nelle settimane precedenti. In attesa di scoprire quando rientrerà Alessio Cragno, Rolando Maran dovrà sicuramente fare a meno per tutto il girone d’andata di Leonardo Pavoletti, l’attaccante su cui si concentravano le speranze cagliaritane. Senza il capocannoniere rossoblù delle ultime due stagioni e il miglior portiere dello scorso campionato di Serie A, il club è dovuto intervenire prelevando Simeone dalla Fiorentina Olsen in prestito dalla Roma. Più di due semplici tappabuchi. Tuttavia, in alcuni ruoli, la rosa sembra ancora precaria.

CENTROCAMPO – Partiamo da quello che è senza ombra di dubbio il miglior reparto del Cagliari 2019/20. La società ha regalato a Maran un centrocampo super con gli arrivi di Rog, Nandez e soprattutto Nainggolan. A questi si può aggiungere l’ottimo Ionita e la fantasia di Lucas Castro, oltre la classe offensiva di Valter Birsa. Luca Cigarini può essere ancora utile alla causa, soprattutto se il Ninja dovesse essere spostato nuovamente in avanti sulla trequarti. Ci sono anche Oliva, che ha ben impressionato durante il precampionato, Deiola e Faragò, che ritornerà a novembre. Insomma, centrocampisti di qualità al Cagliari non mancano.

PORTIERI – L’altro reparto di sicura affidabilità doveva essere quello dei portieri. L’infortunio di Cragno ha un po’ scombinato le carte. La società ha scelto di sostituirlo con Robin Olsen. Lo svedese è reduce da un’annata disastrosa con la Roma, ma punta a riscattarsi e in rossoblù senza meno pressioni può fare bene. Rafael resta un secondo di sicura affidabilità, ma visti i suoi 37 anni forse chiedergli di fare il titolare sarebbe stato troppo. Aresti continuerà a fare il terzo.

DIFENSORI – In difesa arriva la prima nota dolente del calciomercato rossoblù. La società ha deciso di rinforzare soprattutto le fasce, visto che i terzini rappresentavano da anni un buco importante. È arrivato Mattiello, è stato confermato Cacciatore ed è tornato Pellegrini in prestito dalla Juventus. I primi due però devono fare i conti con troppi problemi fisici. Anche per questo Simone Pinna ha guadagnato punti nelle gerarchie, convincendo Maran a confermarlo. Al centro invece l’unica novità è rappresentata da Sebastian Walukiewicz. Promettente centrale polacco classe 2000, ma che deve ancora conoscere il calcio italiano. La partenza di Romagna può permettergli di trovare più spazio. La coppia titolare resta quella formata da Ceppitelli Klavan, anche se in queste prime uscite stagionali non ha ben funzionato. Contro l’Inter è stata provata la difesa a 3 con Pisacane, protagonista in negativo nel rigore che ha deciso la partita. Un ritocco al centro poteva essere fatto.

ATTACCANTI – Inutile girarci intorno, l’infortunio di Pavoletti toglie almeno il 60% del potenziale offensivo della squadra. Giovanni Simeone rappresenta un bel rimpiazzo, ma ora l’attacco peserà completamente sulle sue spalle. Giocherà in coppia con Joao Pedro, ma il brasiliano non è un vero attaccante e in certe situazioni si vede, anche se è suo finora l’unico gol in campionato del Cagliari. Preoccupano le alternative. Daniele Ragatzu è reduce da tanti anni in Serie C e il salto dalla A potrebbe penalizzarlo. Alberto Cerri invece ha vissuto in un clima ambientale complicato l’ultima (disastrosa) partita contro l’Inter, fischiato dall’intero stadio prima ancora di scendere in campo. Da seconda punta potrebbe adattarsi anche Birsa, ma un altro vero attaccante andava preso.

 

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