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Cagliari, situazione pericolosa ma non drammatica: come si presentano i rossoblù al Sassuolo

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Come si presenta il Cagliari di mister Ranieri al prossimo appuntamento di Serie A contro il Sassuolo di Dionisi

Un solo punto conquistato nelle ultime tre partite. Il Cagliari è chiamato a una decisa accelerazione in Serie A. Certo, i rossoblù non devono necessariamente trovare i punti salvezza contro le big del campionato, quanto semmai contro le dirette rivali che lottano per la salvezza. Già nel match contro il Monza, arieggiava l’impressione che il Cagliari potesse strappare il bottino pieno e rendere meno amare le sconfitte (comunque onorevoli) contro Juventus e Lazio (per di più giocate all’Allianz Stadium e all’Olimpico). Il fitto calendario di questo lungo mese di dicembre mette dinanzi a Claudio Ranieri e ai suoi giocatori una buonissima opportunità. Arriva il Sassuolo all’Unipol Domus per la 15a giornata. L’incontro con la formazione di Alessio Dionisi è in programma lunedì prossimo. Una gara in notturna – ore 20:45 – che può fare chiarezza sul prosieguo del cammino degli isolani.

La squadra neroverde è reduce dalla sconfitta al Mapei Stadium contro la Roma di José Mourinho e non sta attraversando un periodo facile. Gli emiliani si trovano a quota 15 punti con una buona distanza di sicurezza dalla zona bassa della classifica. Tuttavia, come è lecito attendersi quando in rosa ci sono giocatori come Domenica Berardi, Daniel Boloca, Andrea Pinamonti, Samuele Mulattieri e Samu Castillejo, ci si aspettava decisamente qualcosa di più dalla loro stagione. Il Sassuolo perde proprio l’uomo-simbolo per la trasferta in Sardegna, Berardi. Il giocatore della squadra emiliana è stato ammonito nella partita contro la Roma. Con una diffida che pendeva sulla sua testa prima del fischio d’inizio, Berardi è stato ammonito al 25’ della ripresa: la bandiera del club neroverde non potrà scendere in campo all’Unipol Domus per la squalifica scattata in automatico. Si attende solo la nota ufficiale del Giudice Sportivo. Non prenderà parte al match nemmeno Boloca. L’on field review del Var ha fatto tornare sui propri passi il signor Matteo Marcenaro – arbitro dell’incontro tanto discusso da Mourinho nei giorni pre gara – che ha estratto il cartellino rosso per il fallo scomposto su Leandro Paredes.

Per un Sassuolo in difficoltà, c’è un Cagliari che cerca di raccogliere i frutti di un lavoro che sul campo si vede eccome. Senso di appartenenza, grinta, voglia di non mollare mai, fermarsi solo quando l’arbitro fischia tre volte e responsabilità. Il talento non manca alla squadra di sir Claudio. Dalle intuizioni e i guizzi della sprovveduta gioventù di Zito Luvumbo e Gaetano Oristanio, fino alle rapine d’area di capitan Leonardo Pavoletti e passando per quell’Alberto Dossena che spera di giganteggiare anche nella difesa azzurra di Luciano Spalletti. Senza dimenticarsi di un Nicolas Viola rinato sotto una nuova luce grazie al tecnico testaccino. Riproposto nel suo ruolo naturale di trequartista, il numero 10 rossoblù è diventato un perfetto punto di congiunzione fra la linea mediana e l’attacco (oramai formato da una freccia e una punta pesante – Luvumbo e Andrea Petagna i più quotati). “Chi più ne ha più ne metta” dice il proverbio e mister Ranieri lo segue alla perfezione. Perché questa squadra ha fame di punti e dimostra di aver coltivato nel migliore dei modi il proprio orticello, senza riuscire a raccogliere i succosi frutti.

Ora serve nuovamente la scossa e quale occasione migliore per prendersi il bottino pieno se non in casa – all’Unipol Domus – davanti a quei tifosi che non vogliono saperne di lasciare sola questa squadra? Anche perché il rischio dell’ultimo posto alla fine della 14a giornata è stato sì sventato dalla vittoria della Fiorentina sulla Salernitana (3-0 al Franchi), ma il sospiro di sollievo deve tramutarsi in reazione. Una reazione che non deve essere rabbiosa, semmai ferma, energica e risoluta per una squadra che deve essere consapevole al 110% delle proprie potenzialità e capacità. Non al 60%, non al 75%, nemmeno al 100%, ma al 110%. Perché al Cagliari non mancano i giocatori, così come il talento, l’esperienza, l’affiatamento di un gruppo coeso e un eccellente maestro d’orchestra – sir Claudio, appunto. Mica uno qualunque.

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