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Cagliari, i pagelloni dei portieri: Olsen e Cragno si dividono l’annata

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I pagelloni del Cagliari 2019/20: partiamo dai portieri. Da Olsen a Cragno, passando per Rafael ed Aresti: le valutazioni stagionali degli estremi difensori rossoblu

OLSEN 6.5: arrivato nell’ultimo giorno utile per colmare l’assenza per l’imprevisto infortunio di Alessio Cragno, Robin Olsen ha impiegato poche settimane per convincere anche i tifosi più scettici. Pesante il fardello dello scuro anno a Roma per il nazionale svedese, che ha scelto la Sardegna per rilanciarsi. E così è stato. Poche, pochissime sbavature e tanti salvataggi decisivi: nei primi mesi di campionato il rendimento del gigante svedese è andato di pari passo con la squadra di Maran. Poi l’ingenua espulsione rimediata a Lecce e le quattro giornate di squalifica che hanno contribuito all’inizio del crollo dei rossoblu. Meno convincente nella seconda parte di torneo – da ricordare però la parata decisiva nel finale contro la SPALprima di lasciare il club a fine giugno, nel bel mezzo del rush finale.

CRAGNO 7: l’infortunio alla spalla rimediato nell’amichevole in casa del Fenerbahce ad inizio agosto ha costretto il Cagliari a cambiare in corsa i suoi piani. Il classe ’94 è stato costretto a guardare i compagni sino a gennaio, quando ha gradualmente ripreso il suo posto tra i pali. La stagione della conferma definitiva tra i portieri principi della Serie A non è andata come sperava ma, ritrovata la condizione ottimale, Cragno è tornato a tutti gli effetti. Il finale di una stagione da dimenticare a livello collettivo lo ha esaltato e, paradossalmente, messo finalmente sotto le luci di quei riflettori che per troppo tempo lo avevano ignorato. Da queste parti, l’unico dubbio relativo al portiere di Fiesole era la sua risposta all’infortunio.

RAFAEL 5: da secondo a terzo portiere, nel giro di poche settimane. Dopo l’infortunio di Cragno e l’arrivo di Olsen, le gerarchie tra i pali sono cambiate. Il club non ha voluto affidarsi, come sembrava in principio, al brasiliano per sopperire all’assenza di Cragno. E col senno del poi non si può dar torto alle scelte dei vertici. Rafael chiude la sua stagione con cinque partite da titolare ed una manciata di minuti nel concitato finale di Lecce dopo l’espulsione di Olsen. L’età si fa sentire, i riflessi non sono quelli di qualche anno fa. Ed il confronto con due portieri del calibro di Olsen e Cragno amplifica il tutto.

ARESTI sv: dopo un lungo peregrinare per l’Italia, finalmente di nuovo il Cagliari. Il club con cui era cresciuto, il cerchio si chiudeva. Una scelta, quella del club, dettata in primis dalla necessità di colmare gli slot degli elementi cresciuti nel vivaio richiesti per la presentazione delle liste stagionali. Appena un cartellino timbrato da Aresti, nel match di Coppa Italia contro il Chievo. A gennaio, in vista del ritorno in squadra di Cragno, sarebbe stato il quarto portiere: di qui la nuova partenza, direzione Olbia.

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