Bellanova a Radiolina: «Sono qui grazie a Dessena. Devo tutto ai miei genitori» - Cagliari News 24
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Bellanova a Radiolina: «Sono qui grazie a Dessena. Devo tutto ai miei genitori»

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L’esterno del Cagliari Raoul Bellanova ha così parlato raccontandosi ai microfoni di Radiolina: le sue dichiarazioni

L’esterno del Cagliari, arrivato in estate dal Bordeaux in prestito con diritto di riscatto, Raoul Bellanova si racconta ai microfoni di Radiolina: Cagliarinews24 seguirà in diretta LIVE riportandovi testualmente le parole del giocatore.

LE PAROLE DI RAOUL BELLANOVA

LE DIFFICOLTÀ INIZIALI – «Sicuramente andare via dall’Italia non è stato facile, perché era la mia prima esperienza. Una volta uscito, non ero ancora pronto caratterialmente e infatti ho fatto degli errori che mi sono serviti per diventare un giocatore migliore».

L’IDEA CAGLIARI – «Innanzitutto devo ringraziare il Cagliari perché questa estate giravano voci sul mio carattere. Un mio compagno del Pescara, Dessena, ha smentito queste voci e ha fatto sì che il Cagliari mi prendesse. »

LE CHIACCHERE «Si attaccavano al fatto che io avessi un carattere difficile, ma devo ringraziare Dessena. A Cagliari è cambiato tutto, loro hanno creduto a me fin da subito e arrivare in Serie A dopo due anni difficili non è affatto facile. Dalla partita con la Fiorentina ho giocato con costanza e soprattutto il mister ha iniziato a credere a me. Non sapeva se potessi fare bene o male ».

CAGLIARI ROMA – «Prima di quella partita non ho dormito perché era una partita fondamentale per me.».

LE AMICIZIE – «Sono molto amico di Zappa e Altare ma c’è un bel gruppo anche con i veterani. Un giocatore poi si dice che più gioca e più fa meglio. Ora sento la fiducia dei compagni e del mister e posso rischiare giocate che prima non avrei fatto».

LA FOLLIA – «Noi non dovevamo guardare la classifica come ci ha detto il mister. Come abbiamo dimostrato ora siamo una nuova squadra abbiamo perso molti punti ma dobbiamo continuare in questo modo, per portare a casa più punti possibili».

I COMPAGNI – «Siamo una grandissima squadra, ho cercato di rubare consigli da Nandez che è un grande calciatore. Devo restare umile. Il mio numero preferito è sempre stato il due, il 12 era libero quindi non c’è un perché».

CAGLIARI – «Cagliari è la città del sole, amo andare al mare. Non potevo trovare un posto migliore».

I GENITORI – «Io devo tutto a loro. Non abbiamo avuto un passato facile ed era un periodo difficile. Loro hanno creduto in me, ancora prima che lo facessi io. Si privavano di qualcosa per darlo a me. Se io sono qua ora lo devo al 99 per cento a loro. Sono i miei migliori amici».

IL DISTACCO – «Cercavo di farli venire qui il più possibile. Sono passato da vederli ogni giorno a non vederli mai».

LA NAZIONALE – «Sognare non costa nulla, ma devo pensare al Cagliari non a me stesso. Io devo pensare all’obiettivo che io e miei compagni abbiamo».

PAVOLETTI – «Leonardo aveva sempre da ridire. Quando ho iniziato a giocare è venuto da me a dirmi “ecco perché ti riprendevo”».

MAZZARRI – «Quando è arrivato avevo paura che non avesse un grande rapporto con i giovani. Ti parla, ti aiuta. Mi dice che la sua porta è sempre aperta».

RONALDO – «Ho fatto questa foto con il mio idolo, ma ho sbagliato a mandarla nel gruppo dei miei amici. Il giorno dopo hanno iniziato ad arrivarmi messaggi e avevo capito che qualcuno ha iniziato a mandare la foto in giro e i tifosi si sono arrabbiati».

MI ISPIRO – «Hakimi è di gamba come me, ma devo imparare a fare gol. Sono ancora a secco, sto contando i pali e le traverse ma è ora di buttarla dentro. Portatemi fortuna».

LA DIFESA – «È sempre stata la mia lacuna. Ma ho capito che la fase difensiva è più importante della fase offensiva, perché in serie A al minimo errore ti puniscono».

IL NAPOLI – «Si l’errore che non dobbiamo fare è adagiarci sul punto con il Napoli. Dobbiamo andare a Torino e sarà ancora più difficile, anche loro giocano a uomo come noi. Dobbiamo portare a casa più punti possibili, le partite sono sempre meno. Dopo il Napoli siamo entrati in spogliatoio ma c’era amarezza perché sapevamo di aver sprecato un’occasione e sappiamo che quei due punti pesano. Ma ora siamo consapevoli che possiamo fare punti con tutti».

GLI HOBBY «Amo ascoltare la musica. Pop, rap, dipende. Poi amo stare con i miei genitori o giocare alla play con gli amici. E rilassarmi a casa guardando un film d’azione. Sto ricevendo molti complimenti ma non mi devo far influenzare. Come canzone amo Brividi di Blanco e Mahmood».

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