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Riva sul Cagliari: «C’è tempo per risalire perché il campionato di B è lunghissimo»

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L’ex attaccante della squadra isolana ha rilasciato delle dichiarazioni alla rosea tra Barella, il Cagliari e la Nazionale

Gigi Riva, leggenda del Cagliari, quest’oggi ha rilasciato una lungha intervista per l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Diversi i temi trattati da Rombo di tuono tra Barella, il Napoli capolista, la nazionale ed il Cagliari in difficoltà. Queste le sue parole:

BARELLA 42 PRESENZE – «Mi fa molto piacere e gli faccio i complimenti perché sta per tagliare un bel traguardo, che nessun altro sardo ha raggiunto. Io sono arrivato a quella cifra a fine carriera, mentre lui ha ancora tanti anni davanti e di questo passo arriverà a 80 partite come minimo, anche perché oggi si giocano più gare e con molte sostituzioni. Lo dico senza nulla togliere al valore di Barella, che per me è diventato il miglior centrocampista italiano, l’unico che sa fare tutto ed è anche capace di segnare tanto. Una bella soddisfazione per me, che l’ho conosciuto da ragazzino».

NICOLO’ DA BAMBINO – «Era poco più che un bambino e come tanti suoi compagni si iscrisse alla mia scuola calcio. Era un biondino sveglio, serio, aveva già personalità e tanta voglia di arrivare. E quindi sono particolarmente contento che abbia avuto successo. Mi ha fatto piacere vederlo anche nel film in cui parla bene di me e lo ringrazio perché mi è sempre stato riconoscente, anche se si è costruito da solo la sua splendida carriera».

AUGURIO – «A questo punto, visto che mi ha raggiunto, gli auguro di superarmi vincendo il Mondiale che io ho solo sfiorato in Messico».

DELUSIONE MONDIALE – «Non esiste che l’Italia sia di nuovo fuori dal Mondiale, ma non me la sento di dare colpe a Mancini perché da noi ci sono troppi stranieri ed è sempre più dura mettere insieme undici buoni giocatori se non si trova un rimedio per far giocare più italiani».

ALBANIA-ITALIA STASERA – «Non guardo le partite in tv da quando ho lasciato il mio ruolo di team manager in Nazionale, soffro troppo e mi si chiude lo stomaco. Sono riuscito a ridurre la mia dose quotidiana di sigarette a un pacchetto e se guardassi le partite la raddoppierei. Preferisco evitare e vedere i goal solo quando conosco già il risultato».

RECORD DI GOAL – «Non pensavo che resistesse mezzo secolo. Non dico niente per scaramanzia, ma in fondo confesso che mi fa piacere».

BAGGIO – «A un certo punto si stava avvicinando Baggio e non mi sarebbe dispiaciuto se mi avesse superato, perché ho sempre avuto un debole per lui e non dimenticherò mai il nostro abbraccio alla fine del Mondiale del ’94 perso dopo quel maledetto rigore».

NAPOLI CAPOLISTA – «Sta giocando benissimo e merita il primo posto.Nessuno può sapere cosa succederà dopo la sosta, ma se vincesse lo scudetto porterebbe un po’ d’aria nuova, interrompendo il dominio delle tre grandi. Un po’ quello che successe quando vincemmo noi nel 1970, con la differenza che il Napoli ha già vinto 2 titoli,mentre il nostro è rimasto unico».

CAGLIARI – «Mi spiace molto, perché soffre la squadra e noi tifosi. Credo che manchi un po’ di entusiasmo, ma c’è tempo per risalire perché il campionato di B è lunghissimo e non si fermerà nemmeno durante questo strano Mondiale. Anche se la cosa più strana è l’assenza dell’Italia. Perdere è brutto, ma non partecipare è peggio».

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