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Cagliari, Maran: «Siamo in crescita, non facciamo calcoli. Chievo? Non mi fido»

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Vigilia di Cagliari-Chievo, in mattinata Rolando Maran ha incontrato la stampa: le parole del tecnico

Domani alle 15 Cagliari e Chievo si sfideranno alla Sardegna Arena nella decima giornata di Serie A. I rossoblù, reduci dal successo casalingo contro il Bologna e dal buon pareggio esterno contro la Fiorentina, cercano continuità dal punto di vista del gioco e dei punti. Dall’altra parte ci sarà un Chievo che vive un periodo scurissimo: i giallobù, reduci dalla pesante sconfitta contro l’Atalanta (1-5), occupano l’ultimo posto in classifica con un desolante -1. La squadra di Ventura, subentrato a D’Anna, cercherà di invertire la rotta dopo il pessimo avvio di torneo. Per Maran non sarà una sfida qualunque: il tecnico ha militato per 9 stagioni in gialloblù da calciatore ed ha trascorso gli ultimi tre anni sulla panchina veneta. Un accenno al passato, poi parole soprattutto per il Cagliari: Maran tiene alta la tensione e chiede conferme dopo le ultime buone prestazioni.

Cagliari-Chievo, la vigilia di Maran

«Domani è una partita importante come le altre. Dobbiamo concentrarci sulla prestazione per avere continuità. Il Chievo vorrà cominciare a fare punti, conosco il valori di quella squadra e non sono quelli che esprime al momento la classifica», ha esordito Rolando Maran nella sala stampa del centro sportivo di Asseminello.

IL CHIEVO – «Affrontare il Chievo mi emoziona, ho militato in gialloblù per 14 anni fra giocatore e allenatore. Rivedrò persone con cui ho condiviso molto, ma poi inizia la partita e ti rapisce del tutto. Sarò sempre riconoscente al Chievo ma i miei colori adesso sono rossoblù e voglio che questa maglia esca dal campo sempre sudata per toglierci soddisfazioni importanti. Con Ventura il Chievo cambia tanto, ma abbiamo poco materiale per studiarlo perché ha fatto una sola gara e restando in dieci già nel primo tempo».

MENTALITA’ – «Dovremo concentrarci più su noi stessi, cercare la determinazione giusta per fare una prestazione di livello. Il cambio di assetto non è stato decisivo nel nostro miglioramento, è un processo di crescita collettiva nell’interpretazione delle partite. Ma è qualcosa da coltivare tutti i giorni, non puoi darla per acquisita. Tutta la rosa è cresciuta. Il Cagliari deve essere sempre concentrato sulla prestazione. Non parliamo di asticelle, non facciamo calcoli. Giochiamo al massimo e poi le considerazioni le faremo dopo: farle prima vorrebbe dire aver sbagliato tutto. Pavoletti non è cambiato se non nella gioia che trasmette, ma è sempre stato un ragazzo entusiasta e che trasmette allegrie. Sono fiducioso in questo gruppo, ci sono margini di miglioramento».

IL MATCH – «Non ci saranno Klavan, Lykogiannis, Farias e PajacNon ho ancora deciso gli undici, sceglierò nelle prossime ore. Srna? Sta bene, ha recuperato completamente. A Firenze abbiamo raggiunto la consapevolezza che con la giusta personalità si possono fare prestazioni anche su campi difficilissimi. Crescono l’autostima e la consapevolezza, ma sappiamo che nasce sempre tutto dal lavoro che si fa in settimana».

Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato ad Asseminello Sergio Cadeddu

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