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Fiorentina-Cagliari, l’analisi del gol subito

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Quarta sconfitta consecutiva per il Cagliari di Di Francesco: la Fiorentina passa con un gol in ripartenza di Vlahovic

Il Cagliari subisce la quarta sconfitta consecutiva in campionato e continua la striscia di gare senza vittorie, iniziata dopo l’ultimo successo in campionato risalente al 7 novembre contro la Sampdoria. Il Cagliari continua a faticare in entrambe le metà campo: troppe difficoltà nella costruzione del gioco e numerose distrazioni nella fase difensiva, che non sempre Cragno riesce a sventare. La Viola di Cesare Prandelli, infatti, ha ottenuto il bottino pieno grazie alla rete di Dusan Vlahovic, siglata al 72′ minuto del match dopo alcune occasioni sia da una parte che dall’altra. Un gol trovato su un recupero palla sulla trequarti campo cagliaritana, che ha colto di sorpresa i rossoblù trovando la difesa sguarnita.

IL VANTAGGIO DI VLAHOVIC – Il Cagliari prova a trovare la via del gol: superata la metà campo, Joao Pedro porta avanti il pallone e cerca la giocata in orizzontale verso Razvan Marin. Il pallone è timido e il centrocampista rumeno lo legge in ritardo rispetto al suo marcatore Martinez Quarta: il difensore argentino esce a mille e anticipa tutti, dando il via alla ripartenza della Fiorentina. Due tocchi e apertura verso Jose Callejon, che trova una prateria sulla fascia per via dell’inserimento offensivo di Lykogiannis, incolpevole nell’occasione. L’esterno spagnolo arriva palla al piede fino al limite dell’area di rossoblù senza essere quasi mai attaccato da Walukiewicz, alza la testa e vede l’inserimento di Vlahovic, che taglia alle spalle di Godin: manca un po’ di comunicazione tra il difensore uruguiano, che continua la sua corsa dritta mentre la punta serba si allarga per attaccare il secondo palo, e Cragno, intento a seguire con lo sguardo il pallone e che per questo non chiama l’uomo. Altro errore di lettura è quello di Pisacane, che rimane qualche metro più indietro di Godin nel recupero per coprire Bonaventura: quel metro e mezzo concesso è esattamente lo spazio sufficiente a Vlahovic per arrivare sul pallone in scivolata indisturbato e anticipare Cragno, che non ha il tempo materiale di uscire su una palla abbastanza veloce e non riesce a recuperare lo spazio in tuffo.

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