Fabio Pisacane, il guerriero che rifiutò di vendersi al calcioscommesse - Cagliari News 24
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2015

Fabio Pisacane, il guerriero che rifiutò di vendersi al calcioscommesse

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Dall’Avellino al Cagliari. Fabio Pisacane ha compiuto lo stesso percorso del suo allenatore, Massimo Rastelli che l’ha voluto anche nella sua nuova avventura in Sardegna.

 

CARRIERA – Ventinove anni festeggiati lo scorso 28 gennaio, Pisacane è cresciuto nelle giovanili del Genoa con cui ha esordito in Serie B nel 2004/05. Nei tre anni successivi viene sempre girato in prestito in C1: al Ravenna, alla Cremonese e al Lanciano. Viste le buone prestazioni, il Chievo Verona lo acquista in comproprietà con il Lumezzane nel 2008/09, confermandosi tra i migliori della categoria. La stagione successiva l’Ancona lo prende in prestito e per la prima volta dai tempi del Genoa ha l’occasione di affacciarsi in B. Un infortunio al menisco, però, ne condiziona le prestazioni e le presenze in campo. Al termine del campionato, con l’Ancona fallito, Pisacane torna al Lumezzane con cui gioca un’altra stagione. Nel 2011/12, da svincolato, si accasa alla Ternana, diventando uno dei protagonisti della promozione umbra. Con i suoi tre gol in trentatré partite, diventa uno degli idoli della tifoseria di Terni nonché capitano della squadra. Nel 2013 il passaggio all’Avellino alla corte di Rastelli. Pisacane è un elemento imprescindibile nello scacchiere irpino dell’attuale tecnico del Cagliari e con ogni probabilità lo sarà anche in Sardegna. Nelle due stagioni in biancoverde ha giocato complessivamente 86 partite, risultando tra i più impiegati. Da mercoledì scorso ha riabbracciato il suo mentore, firmando un contratto biennale con il Cagliari.

 

RUOLO – Tatticamente, Pisacane è un difensore centrale che può giocare sia nella difesa a quattro che in quella a tre. Si sa disimpegnare anche nel ruolo di terzino destro, posizione in cui Rastelli l’ha schierato ieri pomeriggio nella prima amichevole estiva dei rossoblù. Viene soprannominato “Il guerriero” per il suo agonismo. È un giocatore che non molla mai e non ha paura di mettere la gamba nei contrasti. Nell’ultimo campionato è stato ammonito 16 volte ed espulso una per somma di cartellini gialli.

 

«NON SONO UN EROE» – Nonostante Pisacane non si sia mai affacciato in Serie A, vanta una convocazione in Nazionale a Coverciano nel 2012 per decisione di Cesare Prandelli. Questo perché Pisacane, oltre che un ottimo difensore, è anche un grande sportivo. Il 14 aprile del 2011, quando vestiva la maglia del Lumezzane, rifiutò di combinare una partita. Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna, gli offrì in cambio della vittoria della sua squadra 50 mila euro. Pisacane declinò la proposta e denunciò il fatto. «Ho semplicemente avuto la lucidità di rifiutare le proposte di combine – dichiarò successivamente il giocatore – non sono un eroe». Quel che è certo è che sarà un ottimo esempio per i tanti giovani rossoblù. Non solo in campo, ma anche fuori.

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