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Quando il Cagliari di Ranieri fermò la Sampdoria di Vialli e Mancini

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Quando il Cagliari di Ranieri, oggi tecnico della Samp, fermò i liguri futuri campioni d’Italia. Il racconto di quel match, tra analogie ed intrecci col presente

Lunedì sera il Cagliari di Maran riceverà la Sampdoria di Ranieri. Il tecnico di Testaccio, alla guida dei blucerchiati da un mese e mezzo, sta cercando di rialzare la squadra dopo un avvio shock. Si presenterà da avversario, ma non c’è dubbio sull’accoglienza che il pubblico della Sardegna Arena riserverà all’allenatore: più volte Ranieri ha ricordato l’importanza dell’esperienza a Cagliari tra fine anni ’80 e inizio ’90.

RANIERI ED IL CAGLIARI – Agli albori della sua carriera in panchina, per Claudio Ranieri l’esperienza sarda fece da trampolino di lancio per il calcio che conta. Scrisse pagine importanti della storia rossoblu, che compie in questa stagione i suoi 100 anni: la doppia promozione della C alla A nel biennio 1988-90 e la salvezza nell’anno successivo sono ancora ricordate con piacere dai tifosi isolani. E dallo stesso tecnico, che anche dopo aver compiuto il miracolo alla guida del Leicester a più riprese ha definito fondamentali quegli anni vissuti nel capoluogo sardo. Fu «la sua prima favola», ha raccontato qualche anno fa.

L’EPISODIO – A pensarlo lunedì sulla panchina della Sampdoria contro il “suo” Cagliari scatta la molla. Il ricordo di un episodio quantomeno curioso. Torniamo indietro di ventinove anni: Cagliari-Sampdoria 1990/91. Nello stadio al fianco del quale oggi sorge la Sardegna Arena i rossoblu di Ranieri, neo promossi dopo l’impresa del doppio salto ed ultimi in classifica, affrontarono la Sampdoria capolista.

Era il 2 dicembre ’90, un lunedì. Il Cagliari degli uruguaiani Herrera, Fonseca e Francescoli riuscì a fermare i blucerchiati dei vari Pagliuca, Vierchowod, Vialli e Mancini guidati da Boskov. I rossoblu, grazie ad una buona tenuta difensiva ed alla grande prestazione del centrocampo (Matteoli, Cappioli e Pulga in grande spolvero), riuscirono a strappare un prezioso punto e fermare la squadra che a maggio si sarebbe laureata Campione d’Italia.

OGGI – Lunedì 2 dicembre, ma del 2019, Cagliari e Samp si incroceranno di nuovo. Ci sarà Ranieri, anche se dall’altra parte, e per lui non potrà che essere una grande emozione tornare dove tutto è cominciato. Oggi le cose sono diverse, a partire da classifica ed cagliariinterpreti. Anche se, come intravisto, alcuni fattori avvicinano i rossoblu di allora a quelli di oggi. Trent’anni fa quello del tecnico romano era il Cagliari dei primi uruguaiani: nasceva la tradizione che oggi riprende linfa grazie a Nandez ed Oliva. Ed allora come oggi la squadra sarda poteva contare su un centrocampo di livello: alcuni interpreti, di lì a qualche stagione, avrebbero raggiunto coi rossoblu la semifinale di Coppa UEFA… Coincidenze e somiglianze che nel concreto hanno scarso peso, certo. Ma magari Ranieri, quando entrando alla Sardegna Arena vedrà nella penombra lo scheletro del Sant’Elia, ripenserà a quando il suo Cagliari fermò i futuri campioni d’Italia.


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