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Cagliari e Sudamerica unite dal calcio e dall’affetto: le parole dei rossoblù

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I giocatori sudamericani del Cagliari raccontano la loro esperienza in Sardegna e il loro rapporto con i tifosi

In un video realizzato in collaborazione con DAZN, alcuni giocatori del Cagliari Calcio hanno raccontato la loro esperienza in terra sarda, partendo dalle loro prime impressioni. A parlare del loro rapporto con la Sardegna e il popolo isolano sono in particolare i sudamericani Nahitan Nandez, Christian Oliva, Joao Pedro e Giovanni Simeone.

NAHITAN NANDEZ – «La gente di Cagliari è molto affettuosa. Il primo giorno che sono arrivato mi hanno accolto con tantissimo affetto, facendomi una grandissima sorpresa in aeroporto». Nel reportage viene mostrato poi il tavolo del locale cagliaritano dove il presidente Tommaso Giulini e il giocatore uruguaiano hanno portato a termine la trattativa.

GIOVANNI SIMEONE – «Questo è un popolo che subito ti fa sentire bene. Sono andato al supermercato e mi hanno subito regalato tre cose, un po’ come si fa in Argentina. Qui si sente la carica di tutti».

JOAO PEDRO – «Diciamo che ci sentiamo a casa e sembra una frase scontata ma è la verità. Non è facile fare tanti anni di fila in una stessa squadra, ma quando accade vuol dire che ti trovi veramente bene. Non solo i sardi, credo in generale italiani e brasiliani vivono il calcio sicuramente in modo diverso dagli altri. C’è tanto amore, la domenica pomeriggio il calcio non può mancare mai e questo rende l’Italia simile al mio paese».

CHRISTIAN OLIVA – «C’è tanta passione qui. I tifosi sono molto affettuosi».

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