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Birsa si presenta: «Cagliari è una piazza importante, sono pronto per lunedì»

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Alla Sardegna Arena la presentazione di Valter Birsa, il nuovo trequartista del Cagliari

È Valter Birsa il primo rinforzo del calciomercato invernale del Cagliari. Il trequartista sloveno, arrivato dal Chievo Verona e sbarcato martedì in Sardegna, ha firmato ieri il contratto che lo lega al club rossoblù fino al 2021. Oggi il calciatore fortemente voluto da Rolando Maran per sostituire l’infortunato Lucas Castro ha parlato alle ore 18 in conferenza nella sala stampa della Sardegna Arena, la sua nuova casa.

PIAZZA IMPORTANTE – «La trattativa è stata veloce, tutto è stato facile. Ci siamo capiti in fretta. Cagliari è una piazza importante, mi è piaciuta questa sfida e spero di fare bene. La presenza di Maran è importante ma lo è ancor prima la società. Non ho avuto nessun dubbio sulla scelta. Col mister ho fatto un paio d’anni importanti, ma sarei venuto lo stesso. Sono pronto a giocare fin da subito. Conosco il modo di intendere il calcio del mister, poi i compagni mi stanno aiutando a integrarmi in fretta. Ci siamo trovati subito sul campo. Il Cagliari a parte qualche problema di qualche anno fa è una piazza prestigiosa, l’ho sempre percepito venendo a giocare qui da avversario. Anche ora ho sentito solo cose positive sulla gente e sulla società. C’è un progetto importante che il Cagliari merita».

PUNIZIONI – «Spero che faremo tanti gol, non è importante tirare di più quanto segnare. Qui ci sono giocatori con tante qualità. Per le punizioni non conta chi calcia ma segnare».

NUMERO – «Prendo la maglia numero 14, la avevo da bambino e l’ho avuta al Milan. Qui ha un precedente importante, ringrazio anche Francesco Pisano che mi ha concesso il numero: spero di onorarlo al massimo».

CHIEVO – «Il Chievo ha avuto tanti problemi ma auguro ai miei ex compagni di risollevarsi, penso che ne abbiano le capacità».

PRECEDENTI CONTATTI – «Qualche anno fa c’è stato qualche contatto, ora l’importante è essere qui e con la voglia di fare molto bene. Darò il massimo per portare la mia esperienza e le mie caratteristiche al servizio della squadra. Per iniziare bene il modo migliore sarebbe la vittoria. Non ho pensato al mare scegliendo Cagliari, ma in effetti non ho mai giocato in posti caldi. Prima però vorrei sentire quel tipo di calore dagli spalti che ho percepito quando sono venuto qui da avversario».

CASTRO – «Differenze fra me e Castro? Quasi tutto (ride, ndr). Lui è un ragazzo con cui mi sono sempre trovato benissimo. Lui è forte di testa e io meno, ho altre caratteristiche e l’importante è sempre trovare il giusto equilibrio. Con Castro ci siamo sentiti, lo facevamo anche prima. Sapevamo della trattativa solo dalla stampa, abbiamo chiacchierato e mi avrebbe detto che sarebbe stato bello avermi qui».

ITALIA – «Sono cresciuto tanto da quando sono in Italia, ho trovato un altro calcio e un’altra cultura. Non volevo però perdermi niente, ho trovato col tempo il giusto spirito e sono riuscito a fare le cose giuste nella mia carriera».

Dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Sergio Cadeddu

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