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Lega di Serie A, l’ad De Siervo è diretto: «Decreto Dignità? Sta danneggiando lo sport»

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Lega di Serie A, l’ad De Siervo (tramite alcune dichiarazioni) è stato molto duro nei confronti del Decreto Dignità

Luigi De Siervo, Amministratore Delegato di Lega Serie A, lancia un appello per una urgente revisione del Decreto Dignità, affermando che la norma, pur basata su un principio etico corretto, sta penalizzando seriamente il sistema sportivo italiano.

Intervenuto al Social Football Summit 2025 in un’intervista esclusiva rilasciata a Sitiscommesse.com, De Siervo ha messo in luce le criticità del rapporto tra il calcio e il settore del gioco legale. Il fulcro della sua critica riguarda le ‘applicazioni sbagliate’ del decreto, che di fatto hanno interrotto il flusso di risorse economiche derivante dalle scommesse, essenziale per il sostentamento dei club.

La proposta: un tavolo di confronto per la doppia esigenza

L’AD della Lega Serie A non mette in discussione l’obiettivo primario di tutelare i consumatori dal gioco problematico, ma insiste sulla necessità di contemperare questa esigenza con quella economica dello sport.

De Siervo propone apertamente di «fare un tavolo con il Governo» per trovare una soluzione che contempli entrambe le necessità. L’idea è quella di ristabilire un meccanismo virtuoso che riconosca al calcio quello che definisce un vero e proprio “diritto alla scommessa”, ovvero il diritto a ricevere una parte del valore economico generato dalle giocate sulle competizioni sportive.

Da un lato, c’è la tutela dei cittadini e la prevenzione della dipendenza; dall’altro, c’è il sostentamento di un’industria che genera centinaia di milioni di euro in scommesse e che, attualmente, non riceve alcun ritorno diretto da questo indotto, danneggiando la competitività del sistema.

Impatto economico e futuro dello sport

Secondo il massimo dirigente della Serie A, il Decreto Dignità «pur nato con le migliori intenzioni, si è rivelato uno strumento sbagliato». La sua applicazione ha creato un vuoto economico che incide negativamente sulla capacità delle società di investire e crescere.

La volontà della Lega, ribadisce De Siervo, è «sedersi a un tavolo in maniera costruttiva e trovare una soluzione proficua». L’obiettivo non è semplicemente riaprire al betting senza regole, ma definire un quadro normativo che possa sostenere economicamente il calcio italiano, garantendo al contempo un’azione incisiva per combattere e prevenire le forme di dipendenza e di gioco eccessivo.

In sintesi, il messaggio è chiaro: lo sport ha bisogno di risorse, e il gioco legale ne è una fonte naturale, a patto che sia gestito in modo responsabile e con la dovuta attenzione alla salute pubblica.

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