Acquafresca: «Il Cagliari è sulle ali dell’entusiasmo. L’Inter è sempre l’Inter, ma penso che…»

Robert Acquafresca ha fatto un pronostico in vista del match odierno tra il Cagliari e l’Inter: tutte le dichiarazioni dell’ex attaccante dei rossoblù

L’attesa per la sfida tra Cagliari e Inter cresce di ora in ora, con l’Unipol Domus pronta a ospitare una gara dal sapore speciale. Alla vigilia dell’incontro, l’ex attaccante Robert Acquafresca, che in carriera ha vestito anche la maglia rossoblù con buoni numeri in Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TMW.

Le parole dell’ex bomber e la situazione dei rossoblù

Acquafresca, ricordato dai tifosi sardi per le due stagioni con la maglia isolana tra il 2007 e il 2009, ha espresso un parere equilibrato sulla sfida odierna. Da un lato ha sottolineato la grande qualità della formazione allenata da Cristian Chivu, dall’altro ha ricordato che il Cagliari non parte mai battuto davanti al proprio pubblico.

Secondo l’ex centravanti, la squadra di Pisacane dovrà puntare su compattezza e spirito di sacrificio per limitare le individualità nerazzurre.

Una sfida che va oltre i tre punti

Cagliari-Inter non è soltanto una gara di campionato. Per i rossoblù si tratta di un test di maturità, utile per misurare la crescita di un gruppo che vuole guadagnarsi la salvezza con anticipo. Per i nerazzurri, invece, è un passaggio obbligato per consolidare la corsa scudetto.

Acquafresca ha spiegato che partite del genere, per le squadre che lottano in basso, possono rappresentare una svolta a livello mentale: anche un pareggio contro un’avversaria di spessore può cambiare il volto della stagione. La parola passerà ora al campo dell’Unipol Domus, dove Pisacane e i suoi ragazzi cercheranno di trasformare le parole dell’ex attaccante in realtà, sfidando a viso aperto la corazzata nerazzurra. Le sue parole:

«Non dico che tutto può succedere, ma il Cagliari è sulle ali dell’entusiasmo. L’Inter è sempre l’Inter, rispetto per tutti e paura di nessuno. Ma non sono i nerazzurri di qualche tempo fa che non lasciavano scampo».