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Vicario: «Contento di essermi fatto trovare pronto»

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Il portiere rossoblù Guglielmo Vicario ha giocato la sua prima partita da titolare con la maglia del Cagliari. Ecco le sue parole al termine della gara contro la Cremonese

La partita valida per il terzo turno di Coppa Italia tra Cagliari e Cremonese è terminata 1-0 per i sardi, grazie al gol di Faragò. In questo match mister Di Francesco si è potuto permettere di effettuare un po’ di turn over e tra le rivoluzioni nella formazione c’è stata quella del cambio di portiere. Al posto del solito Cragno infatti, è stato schierato Vicario. Un esordio da titolare da sogno quello di oggi per l’estremo difensore che, oltre alla vittoria, intasca il suo primo clean sheet con la maglia rossoblù. Nel post partita il classe ’96 ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa. Ecco le sue parole.

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LE DICHIARAZIONI DI VICARIO – «Sono contento di essermi fatto trovare pronto e di come abbiamo interpretato la partita. C’è stato da soffrire, la Cremonese ci ha messo un po’ in difficoltà ma credo che se queste partite riesci a sbloccarle, poi il piano gara diventa diverso e magari riesci a giocare con maggiore fluidità e a concedere meno. La prestazione di oggi ci dà forza perché abbiamo saputo soffrire di squadra e per noi è stata una prova importante di carattere. Siamo soddisfatti. Per il mio percorso di crescita, credo che questa sia la strada migliore. Ho la fortuna di potermi allenare tutti i giorni con Cragno e Aresti, dai quali posso rubare tanto. Per me è una grossa fortuna far parte del Cagliari e avere l’opportunità di allenarmi con un gruppo del genere, perché per me è la prima esperienza nel massimo campionato italiano. Mi farò trovare pronto quando ci saranno delle occasioni, ma so quale è il mio ruolo, lavoro per questo e sono felice. Non è questione di essere giovane o meno giovane, io credo che il mio percorso debba essere questo. Per me allenare con Cragno è motivo di grande orgoglio, essendo lui anche un portiere della Nazionale Italiana. Ciò che cerco di copiare da lui, oltre all’esplosività e la reattività che ha come doti naturale, è il posizionamento. Lui è sempre messo bene e questo gli fa fare grandi parate. Soffrire così tanto oggi? Ci sta, perché comunque giochi con un avversario che viene a giocare contro una squadra di Serie A, in uno stadio importante, quindi sicuramente avevano delle motivazioni molto forti. Poi la Cremonese è una squadra molto fisica, che la mette molto sui duelli aerei e ci sta soffrire così. Poi noi oggi siamo scesi in campo con diversi calciatori che non giocavano da tanto. Io mi tengo una grande prova di squadra e la vittoria è meritata. Io sono sempre a disposizione del mister, faccio il mio durante la settimana, alleno con grande professionalità e attenzione e quando ci sarà bisogno, saprò farmi trovare pronto. So quello a cui vado incontro e sono felice di questo. La parata più difficile di oggi? Quella che ho fatto su Buonaiuto nel finale del primo tempo, perché è stato un tiro ravvicinato e quella parata è stata determinante».

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