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Verso Genoa-Cagliari: Marco Borriello, ritorno al passato

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Il biglietto da visita con cui si è presentato all’esordio ufficiale con la maglia del Cagliari ha fatto cambiare idea anche ai tifosi più scettici. Quattro gol e un assist nella sfida di Coppa Italia contro la Spal al Sant’Elia, dopo l’incoraggiante debutto nell’amichevole con l’Amburgo, Marco Borriello ha spazzato via le malelingue sul suo conto, la fama di personaggio dedito più alle copertine delle riviste di gossip che a quelle dei quotidiani sportivi, quelle voci che a 34 anni lo davano per un giocatore ormai agli sgoccioli della carriera piuttosto che un attaccante con la voglia di rimettersi in gioco e il fiuto del gol ancora intatto.

 

Il centravanti napoletano,  voluto fortemente dal direttore sportivo Stefano Capozucca per completare un reparto avanzato che con il ritorno alla base di Alberto Cerri era rimasto privo di un ariete d’area di rigore, si è immediatamente calato nella parte mettendosi a disposizione di Massimo Rastelli, ripagando la fiducia riposta in lui da tecnico e società. Tirato a lucido all’arrivo ad Asseminello, complici gli allenamenti solitari nella lunga estate trascorsa a Ibiza, Borriello ha subito mostrato una buona condizione e un’intesa con Marco Sau che fa già sognare i tifosi rossoblu.

 

Un biglietto da visita che, complici le assenze per infortunio nel reparto avanzato, gli consegneranno con ottime probabilità una maglia da titolare domenica sera a Marassi, nella giornata che saluterà il ritorno del Cagliari in Serie A in casa del Genoa. Da un rossoblu all’altro, per Borriello la sfida con il Grifone rappresenta più di un debutto in campionato con la 13^ maglia della sua carriera, un continuum tra presente e passato, proprio in quella città e davanti a quella squadra con cui ha vissuto le migliori stagioni in Serie A.

 

Nella città della Lanterna, sulla sponda rossoblu, sono infatti ben tre le esperienze che hanno visto protagonista il bomber con il numero 22 sulla schiena. E non a caso, la figura di Stefano Capozucca rappresenta l’altro elemento di continuità in questa sfida tutta personale. La parentesi genoana è senza dubbio quella che ha regalato le migliori soddisfazioni in carriera: 31 gol e 8 assist in 73 presenze, meglio di quanto fatto con la maglia del Milan, club a cui è stato a lungo legato nonostante i prestiti in lungo e in largo per l’Italia.

 

L’arrivo al Genoa risale alla stagione 2007/08: un campionato da incorniciare, con 19 gol e 7 assist in 35 partite che ne fanno il terzo marcatore della stagione alle spalle della coppia juventina Del Piero-Trezeguet. Il  primo ritorno nel 2012/13, in cui va nuovamente in doppia cifra mettendo a segno 12 reti in 28 partite. L’ultima avventura con il Grifone, dopo la parentesi di ritorno alla Roma e la fugace apparizione in Premier League con il West Ham, risale agli ultimi sei mesi della stagione 2014/15, dove però non riesce a lasciare il segno collezionando appena 8 presenze.

 

Ora una nuova avventura con indosso un altro rossoblu, proprio quei colori che rievocano momenti indimenticabili e che domenica sera si ritroverà di fronte. Un ritorno al passato che sembra scritto nel destino, un altro biglietto da visita su cui lasciare la propria firma.

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