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Ragatzu: «Cagliari, qui sto bene: voglio restare»

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Daniele Ragatzu ha tutta l’intenzione di riprendersi il Cagliari: «Voglio rimanere. Il mio esempio? Andrea Cossu»

Di nuovo in ritiro con il Cagliari, ma stavolta Daniele Ragatzu ha intenzione di giocarsi tutte le carte a disposizione per essere confermato. L’attaccante classe ’91, reduce da due buone stagioni ad Olbia in Serie C, scalpita per convincere Maran e vertici del club. L’obiettivo è riprendersi ciò che gli è sfuggito di mano dopo il più che interessante inizio di carriera, quando tra i 17 ed 18 anni calcava per le prime volte i campi di Serie A. Allora era un giovane in rampa di lancio, ma già capace di lasciare il segno: quattro le reti realizzate in rossoblù. Poi le difficoltà, la rescissione del contratto e le annate non esattamente esaltanti tra Serie B e Lega Pro. Ad Olbia Ragatzu è rinato ed il Cagliari di Giulini potrebbe dargli una nuova chance dopo tanto girovagare: «Il ritiro? Un’esperienza bellissima, ho respirato l’aria di casa. Aspettavo da tempo questo momento. Ora devo impegnarmi senza soste fino alla fine perché l’obiettivo è quello di rimanere», ha ammesso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

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RAGATZU – Prima l’esordio con i botti, poi la dura gavetta nelle serie minori. Ora, a 27 anni, Ragatzu vuole prendersi il Cagliari. Se la dovrà vedere con Han e Despodov, soltanto uno dei tre rimarrà alla corte di Maran nella stagione alle porte: «Qui sto troppo bene, non vorrei spostarmi dalla Sardegna. Amo la gente, i tifosi. Vedere tanti sardi in Trentino, gente che fa tanti sacrifici per vederci è qualcosa di incredibile». Dal rapporto con la sua Sardegna ad uno dei totem della squadra: «Pavoletti? Di testa è davvero un fenomeno, il più forte di tutti». Ed a proposito di idoli di gioventù: «Sono partito con Ronaldo, il fenomeno. Poi è diventato Andrea Cossu, uno che ha il Cagliari dentro. Per me resta lui l’esempio da seguire»

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