Italia, Bonucci: «Mondiale ferita aperta»
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Italia, Bonucci: «Mondiale ferita aperta»

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Conferenza stampa Bonucci: le parole del difensore della Juve e dell’Italia alla vigilia della “Finalissima” contro l’Argentina

Alla vigilia di Italia Argentina, sfida in programma a Wembley, Leonardo Bonucci è intervenuto in conferenza stampa al fianco del ct Mancini.

Le parole del difensore della Juventus e della Nazionale.

MONDIALE FERITA APERTA«Sì, fin quando non si giocherà sarà così. La colpa è nostra, bastava davvero poco per poterci giocare qualcosa di davvero unico per la carriera di un giocatore. Ringraziamo Messi per le belle parole spese per noi. Domani si incontreranno due nazionali vincenti e vogliamo dare spettatore per portare a casa il trofeo».

TESTIMONE DA CHIELLINI«È doveroso goderci quest’ultima giornata con lui, è stato un grande compagno di campo e di vita. Da dopodomani continuerò a fare ciò che ho sempre fatto, essere da esempio. Ognuno di noi deve essere sé stesso. Da Chiellini ho imparato la capacità di elaborare in breve tempo situazioni difficili e portare la soluzione, io sono molto più sanguigno. Quello è il segreto che ha fatto diventare Giorgio una grande persona e un grande capitano, io cercherò di smussare i difetti che mi porto dietro per il mio carattere. Dovranno aiutarmi anche i miei compagni, così come noi abbiamo aiutato Chiellini e Buffon».

AFFRONTARE MESSI – «Un giocatore che ha vinto così tanti palloni d’oro è difficile aggiungere aggettivi. È stato ed è ancora oggi con Cristiano Ronaldo uno dei migliori al mondo. Servirà grande rispetto».

GIOVANI – «Ciò che ha fatto il mister in questo pre-raduno è importante, ha aperto le porte a tanti giovani che potranno diventare forti. Poi sarà importante vederli giocare anche con le squadre, serve il loro impiego perché solo così i giovani crescono e fanno esperienza».

GOL WEMBLEY«Dimenticarlo è difficile, ci penso spesso. Quel gol ci ha permesso di andare avanti, di arrivare alla lotteria dei rigori. Poi però il calcio dice che devi continuare a crescere e a migliorarti, il diventare il miglior goleador della nazionale italiano è uno stimolo».

ARGENTINA – «È tra le migliori al mondo, non perde da 31 partite e non è un caso. Serve massimo impegno e rispetto, massima cattiveria agonistica. Da questo trofeo dobbiamo ripartire e mettere le basi per riportare l’Italia in alto».

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