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Giulini: «Ci toglieremo le nostre soddisfazioni»

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Il Presidente Giulini ha raccontato il momento che sta attraversando il Cagliari e ha parlato degli obietti per il futuro del club

Tommaso Giulini è intervenuto in collegamento da casa, nella trasmissione Videolina Sport, condotta dal giornalista Stefano Fioretti. Il numero uno di Via Mameli ha risposto alle domande sul presente e sul futuro del club rossoblù: dalla vittoria nella gara contro la Sampdoria alla costruzione del nuovo stadio. Di seguito le sue dichiarazioni.

REGALO A GIGI RIVA «Sembrava brutto non vincere. Anche perché da quando Gigi è stato nominato Presidente onorario abbiamo avuto una serie negativa e sapevamo quanto soffriva. Non vincere ieri sarebbe stato un delitto».

CONVOCAZIONI IN NAZIONALE«La convocazione di tutti questi giocatori che vanno in giro per il mondo non so quanto abbia senso. Capisco le qualificazioni, ma non le partite meno importanti come amichevoli e Nation League. Ci sono troppi rischi per i club e per i campionati nazionali. Noi abbiamo tante convocazioni, quasi tutti i titolari e secondo me è un problema in questo momento. Questo è un discorso che vale per tutti e soprattuto per gli atleti che prendono questo rischio. I giocatori sudamericani prendono quattro aerei diversi in tre aeroporti diversi per tornare poi a Cagliari».

CASO TAMPONI«Esiste un protocollo e va rispettato semplicemente. Questo è un episodio strano che non conosco nei dettagli. Sicuramente vedere una società di Roma che va a fare i tamponi ad Avellino suona strano. Ci vuole responsabilità da parte di tutti, se non rispettiamo le regole sarà complicato finire questo campionato. Mi auguro anche ce ci siano sanzioni se ci sono state violazioni».

MOMENTO DIFFICILE«È una stagione strana sicuramente. Tutti i club si sono pesantemente impoveriti e il mercato ha avuto valutazioni più basse, ma imposte e stipendi sono rimasti gli stessi. Abbiamo chiesto qualche sorta di aiuto ma siamo un’industria che non viene ascoltata. Credo che nessuno darà un segnale al calcio che in questo momento è un settore in crisi al pari di altri».

VITTORIA CONTRO LA SAMP – «Non è stato proprio una bella partita ieri, ma ci sono aspetti positivi come il fatto che non abbiamo preso goal e non abbiamo rischiato nulla. La Samp è una squadra veramente scorbutica da affrontare. A Bologna abbiamo fatto molto meglio nei primi sessanta minuti ma poi ci siamo ritrovati sotto per gravi errori difensivi. La partita di ieri è stata risolta da un fuoriclasse come Nandez e anche dal rigore che si è procurato Joao. Delle volte sono i campioni che ti fanno vincere le partite».

JOAO PEDRO«Le riflessioni sul suo ruolo le ha fatte in itinere l’allenatore, che è stato bravo a trovare un assetto diverso in poco tempo. Non era scontato che Joao non si adattasse al 4-3-3 ma così è stato. L’importante è che ora si sia arrivati alla continuità nelle prestazioni. Per la nostra squadra è fondamentale trovare l’equilibrio giusto. Cederlo? Non ne abbiamo mai avuto intenzione. L’unica squadra che si è manifestata concretamente è stata il Torino, ma noi non abbiamo mai preso in considerazione l’offerta perché proponevano uno scambio. Ma l’aspetto più importante è che Joao voleva restare assolutamente a Cagliari».

PRIMO BILANCIO«Il progetto ci intriga tutti molto. C’è tanto entusiasmo al centro sportivo. Abbiamo fatto 10 punti ed è giusto così, magari abbiamo lasciato qualche punto a Bologna.Il gioco è in costruzione così come l’equilibrio. È normale metterci un pò di tempo quando cambi sistema di gioco e filosofia. Abbiamo tanta qualità, ma questa qualità va raggiunta anche nella fase difensiva. Abbiamo trovato due terzini affidabili come Zappa e Lykogiannis e questo era un fattore che ci preoccupava. Si è visto anche ieri contro due clienti scomodi come gli esterni della Samp».

OBIETTIVI STAGIONALI«Non lo sappiamo ancora, vorremo fare meglio dell’anno scorso. Abbiamo tanti giocatori giovani, dipenderà dal livello del campionato che faremo in difesa. Walukiewicz è giovane e la crescita passa anche per gli errori. Godin ha cambiato modulo di gioco rispetto all’Inter, ma anche rispetto ai concetti di gioco che gli chiedevano all’Atletico Madrid. Ci sono tante incognite ancora, quello che è sicuro è che ci piacerebbe lavorare a lungo con questo allenatore per affinare un’identità, quella di una squadre che attacca e se la gioca a testa alta con tutti. Avremo un esame importante allo Juventus Stadium dove capiremo dove siamo fragili dove invece pensiamo di potercela giocare a viso aperte contro uno squadrone come la Juve».

NAINGGOLAN«Quello che sappiamo è che siamo di nuovo in semi lockdown, nuovamente con gli stadi chiusi, e senza fatturare un euro. Preferirei chiudere questo discorso ed evitare di fare voli pindarici».

BRIAN RODRIGUEZ«Abbiamo tentato di capire se era un giocatore prendibile in prestito con diritto di riscatto, ma il club americano a cui appartiene desidera una cessione a titolo definitivo con cifre troppo alte per noi».

SCOMMETTERE SUI GIOVANI«Walukiewicz e Carboni secondo sono due giocatori che giocheranno stabilmente nei migliori campionati europei. Zappa è  estremamente interessante, ma anche Sottil lo è, ieri è stato estremamente egoista ma ha delle potenzialità clamorose. Caligara ha più fisicità rispetto agli altri mediani ed è importante sulle seconde palle e per il filtro a centrocampo».

TANTI GOAL SUBITI«Ieri la difesa ha fatto una partita molto intelligente, senza mai consentire a Quagliarella di aver metri alle proprie spalle. Il merito è della leadership di Godin. Ieri ho visto una squadra che parlava in campo, anche Walukiewicz ha parlato e questa è una novità per noi».

NUOVO STADIO«Stiamo provando a dialogare con le istituzioni, con la Regione e il Comune che sono  però estremamente impegnati nel fronte dell’emergenza sanitaria. Questo ritarda sicuramente l’iter, come anche il fatto di aver un progetto approvato che prevede nuovi spazi commerciali, ma in questo momento riteniamo che siano superflui e non ideali sopratutto per i commercianti di Cagliari, che già stanno soffrendo in questo momento e soffriranno probabilmente per molto tempo a causa di questa crisi. Sulla progettazione stiamo andando avanti, nel primo trimestre dell’anno prossimo il progetto sarà pronto per essere depositato». 

PRESIDENTE E TIFOSO – «Ne approfitto per scusarmi per l’esultanza di ieri sull’espulsione di Augello, ma in quel momento della partita un episodio del genere poteva influire notevolmente nell’economia della partita. Non è stato molto sportivo ma credo sia comprensibile visto la passione che ci mettiamo tutti. Siamo riusciti nei primi quattro anni ad avere bilanci in positivo, anche nel passaggio in B e la risalita in Serie A. Dall’anno scorso, sia causa lockdown sia per l’aumento monte stipendi abbiamo la preoccupazione per il bilancio che un pò indirizza nelle scelte e nelle decisioni. La cosa più importante è tenere la città nella massima serie e mantenere la società sana. Ma si può riuscire a fare qualcosa in più anche a livello sportivo, prendo per esempio l’Atalanta».

MESSAGGIO AI TIFOSI – «Abbiamo bisogno di sentirli ancora più vicini del solito, soprattuto perché non possiamo averli alla stadio. La nostra è una tifoseria molto passionale e non aver la spinta di tutta l’Isola alla stadio per noi è un grande handicap. So che quando i ragazzi girano per Cagliari sentono l’affetto dei tifosi. Quest’anno vedrete che riusciremo a toglierci qualche soddisfazione in più, se non altro a divertirci. Spero che in un momento come questo, dove stiamo per lo più a casa, il Cagliari quando gioca riesca a far divertite i tifosi che ci seguono».

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