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Giovanni Simeone, un bomber ammazzagrandi per il Cagliari

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Il profilo di Giovanni Simeone, il nuovo attaccante del Cagliari. L’argentino classe 1995 arriva dalla Fiorentina in prestito con obbligo di riscatto

Nessuno meglio di lui forse sa come rimpiazzare Leonardo Pavoletti. Giovanni Simeone l’ha già dovuto fare una volta, nel suo primo anno in Serie A al Genoa, quando Pavoloso (nel 2016/17) è dovuto stare spesso lontano dai campi di gioco per problemi fisici. Poi a gennaio il passaggio al Napoli del livornese e tutte le responsabilità dell’attacco rossoblù sono passate per i gol dell’argentino. In A sa come si segna (32 gol in 109 partite), soprattutto contro le così dette big. Roma, Napoli e Juve ne sanno qualcosa. Per il Cagliari, che l’ha acquistato in prestito con obbligo di riscatto dalla Fiorentina, c’è un nuovo bomber ammazzagrandi.

La carriera di Giovanni Simeone

Figlio di Diego Pablo Simeone, allenatore dell’Atletico Madrid ed ex giocatore (tra le altre) di Pisa, Lazio e Inter, e della modella Carolina Baldini, Giovanni Simeone è nato il 5 luglio del 1995 a Buenos Aires. Proprio al padre deve il suo soprannome: il Cholito è il diminutivo del Cholo, un termine storico derivante dall’atzeco Xoloitzcuintli che significa “incrocio di razze” e che era stato ereditato a sua volta da Carmelo Simeone, difensore argentino degli anni ’60 non imparentato però con l’ex centrocampista. Giovanni Simeone cresce ed esordisce da professionista nel River Plate a 17 anni, segnando in due anni 4 reti in 33 partite e vincendo da comprimario un campionato argentino, una Coppa Sudamericana, una Coppa Libertadores, una Recopa Sudamericana e una Coppa Suruga Bank. Nonostante l’interesse di diverse squadre italiane (tra cui il Cagliari) nel 2015 si trasferisce al Banfield, con cui segna 12 reti in 34 partite. Il viaggio in Italia infatti è solo rimandato, perché nel 2016 lo acquista il Genoa per fargli fare da riserva a Pavoletti. Sono proprio gli infortuni di Pavoloso che permettono a Simeone di trovare spazio e segnare i suoi primi gol in Serie A. Si sblocca contro il Pescara, si ripete la giornata dopo a Bologna. Contro la Juventus realizza una doppietta e contribuisce in maniera decisiva all’autorete di Alex Sandro nella vittoria per 3-1 dei rossoblù.

Terminerà il campionato con 12 gol e 1 assist in 35 partite, mentre nella gara di Coppa Italia di dicembre (l’unica giocata del torneo) segnò una rete e confezionò un assist nel 4-3 sul Perugia.

FIORENTINA – Nell’agosto del 2017, la Fiorentina lo acquista per 18 milioni di euro. Il Cholito è tra i titolari della formazione viola e si conferma su ottimi livelli, con 14 gol e 5 assist. Il punto più alto lo raggiunge il 29 aprile, nella quartultima giornata, quando con una tripletta (la sua prima e finora unica in A) stende il Napoli (3-0 il risultato finale), condannando i partenopei a rinunciare al sogno scudetto. Prima fa espellere Koulibaly, poi batte Reina per tre volte, mettendo in evidenza le sue qualità nel gioco verticale.

Da dimenticare invece la stagione appena conclusa e che ha portato la Fiorentina a metterlo sul mercato. Anche per le idee di Montella, che preferisce giocare con un centravanti atipico. Ha chiuso il campionato con appena 6 gol (ma ben 5 assist), più la doppietta nei quarti di finale di Coppa Italia contro la Roma (7-1 il risultato finale).

IN NAZIONALE Simeone si è messo in luce con la maglia dell’Argentina Under 20 durante il campionato sudamericano del 2015, vinto in Uruguay. Con l’U20 ha segnato 11 reti in 13 partite. È rimasto invece a secco nelle Olimpiadi di Rio 2016 (3 partite e 0 gol). Nel 2018 è stato convocato nella selezione maggiore da Scaloni, debuttando con gol il 7 settembre nel 3-0 sul Guatemala. Seguono altre 4 partite, sempre da subentrato. Complice poi anche l’annata buia con la Fiorentina, non è stato più chiamato per tutto il 2019. A Cagliari punta a riprendersi anche la Nazionale.

I suoi numeri in Serie A

Finora Giovanni Simeone ha segnato in Serie A ben 32 gol in 109 partite disputate in 3 stagioni. Solo lo scorso campionato è andato sotto la doppia cifra in un’annata però deludente per tutta la Fiorentina, che si è salvata solo nell’ultima giornata. Buoni anche i suoi numeri in fatto di assist: ben 11. Si può dire che Simeone si esalta contro le grandi squadre, forse anche per una questione di caratteristiche, in cui riesce a sfruttare la sua velocità in campo aperto. Oltre alla già citata doppietta contro la Juventus e la tripletta contro il Napoli, l’argentino ha nella Roma la sua vittima preferita, con 4 centri in 5 partite (compreso il 7-1 di coppa). Due invece le reti segnate al Milan, entrambe in viola nel 2017/18. Da migliorare invece lo score contro l’Inter: un solo gol in 6 partite. Quel gol per fu pesantissimo: al 91′ permise alla Fiorentina di pareggiare per 1-1.

Una curiosità. L’unica volta che è riuscito a segnare al Cagliari, uscì sconfitto: si tratta del Cagliari-Genoa giocato al Sant’Elia nel 2017 e che vide la formazione di Rastelli imporsi per 4-1.

Caratteristiche tecniche

Giovanni Simeone è una prima punta tipica, forte fisicamente con i suoi 81 chili per 180 centimetri di altezza. Non è uno specialista come Pavoletti, ma nel gioco aereo dice comunque la sua. Le sue qualità però sono altre. Si esalta soprattutto in campo aperto grazie alla sua velocità, quando c’è da portare palla in contropiede. Calcia bene indifferentemente con il destro e con il sinistro. Si tratta di un centravanti che attira su di sé le attenzioni della manovra di costruzione della sua squadra. Attacca la profondità, spesso sul limite del fuorigioco, e ama le imbucate tra i due centrali avversari. Non sempre però si trova in posizione centrale. Durante la gara spesso si defila, soprattutto a destra, per accentrarsi e favorire l’inserimento dei centrocampisti oppure smarcarsi con un taglio per ritrovarsi davanti al portiere. Bravo anche nel dribbling nello stretto, in Italia ha quasi sempre giocato da punta centrale in un 3-4-3 (al Genoa) o in un 4-3-3 (alla Fiorentina).

Simeone al Cagliari

Al Cagliari, Giovanni Simeone dovrà invece giocare in coppia con una seconda punta, prevalentemente Joao Pedro. Un ruolo che può tranquillamente ricoprire, se servito in profondità dal brasiliano o dal trequartista (Birsa, Castro o Nainggolan). Vanno bene i cross, ma il Cholito è un attaccante diverso da Pavoletti e per questo i compagni dovranno provare a mandarlo in porta in maniera differente. Quando tornerà Pavoloso dal lungo infortunio, Maran potrà pensare ad un’eventuale convivenza, ma i numeri non sono molto confortanti. Al Genoa i due hanno condiviso il campo in appena 93 minuti (recuperi esclusi) sempre in situazioni in cui c’era da cambiare il punteggio a partita in corsa. Il risultato? Zero gol. Simeone infatti non è quella seconda punta che il Cagliari ha inseguito a lungo sul mercato (vedi Defrel, Eder e Ounas), ma appunto un vero centravanti di rigore. Un numero 9, come quello che porterà due volte sulla maglia (ha scelto la 99). Per Maran rappresenta però un faro importante. Il giocatore giusto per sostituire Pavoletti e per segnare i gol del Cagliari 2019/20.

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