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Gattuso: «Sono contento della prestazione»

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Pesante disfatta del Cagliari davanti agli uomini di Rino Gattuso. Ecco le parole del mister dei partenopei al termine del match

Il 2021 si apre nel peggiore dei modi per il Cagliari. La gara della Sardegna Arena contro il Napoli termina con una pesante disfatta rossoblù per 4-1. I sardi restano a mani vuote ancora una volta, arrendendosi alla compagine partenopea. In chiusura del match, il mister dei napoletani Rino Gattuso ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport.

GATTUSO SU ZIELINSKI – «Zielinski è un giocatore che secondo me danza col pallone. È un giocatore che riesce a fare delle robe incredibili. Lui sterza e danza. È un giocatore completo. Secondo me lui ha tutto per diventare un grandissimo calciatore. Gli manca forse un po’ di cattiveria negli ultimi 15-20 metri ma se lui continua a migliorare in questo modo, può farcela. Mi aspetto tanto da lui perché ha capacità sia fisiche che tecniche».

LA GARA DI OGGI – «Oggi sono contento della prestazione ma sono molto arrabbiato perché 10 palle gol sono tante e poche squadre in Serie A riescono a crearne così tante, ma sembravamo una banda di ragazzini che hanno paura a mettere il piede, perché perdiamo 3-4 contrasti di fila. Ma la cosa che mi ha fatto arrabbiare di più è la mancanza di veleno sotto porta ed è un problema che ci stiamo portando dietro da tanto tempo, perché se andiamo a vedere siamo la squadra che crea di più in Serie A e quella che fa creare meno agli avversari. Non credo sia un caso. Oggi sull’1-1 è stato bravo Zielinski a ribaltarla subito in due minuti. Se non avessimo chiuso la partita, c’era da prendersi a martellate sulle parti basse».

IL CASO OSIMHEN – «Il mio maestro Marcello Lippi mi diceva sempre che dovevo bollire nel mio brodo, quando lo facevo arrabbiare. Ora lui deve bollire nel suo brodo. Ha chiesto scusa. è un ragazzo che, credetemi, dà tutto quando lavora. Sa di aver commesso una sciocchezza, noi lo aspettiamo, perché è un giocatore importante. Sa che ha sbagliato e ha chiesto scusa. Della parola “scusa” non sappiamo cosa si può fare, la società deciderà cosa fare. Io faccio l’allenatore, non decido nessuna multa. Io devo decidere solo il linguaggio da usare coi miei giocatori. Lui sa cosa mi piace di lui, conosce le mie parole. La responsabilità di mandarlo in Nigeria è stata anche la mia, ci ho messo il bel faccione. Siamo in due ad aver fatto una figuraccia con la società. Appena lo vedrò gli dirò quello che penso, ma bisogna aspettare per rivederlo come prima perché non è al 100%. Ha sbagliato e pagherà quello che deve».

IN CONFERENZA STAMPAGattuso ha poi parlato nella sala stampa della Sardegna Arena: «Non è stato facile, anche se abbiamo dimostrato di arrivare in modo facile negli ultimi metri ma con poca cattiveria. Siamo la squadra che crea più occasioni in Serie A e quella che ne lascia meno agli avversari, questo ci deve far riflettere: giochiamo un buon calcio, ma dobbiamo migliorare. Non dobbiamo guardare la classifica, si gioca ogni tre giorni e dobbiamo essere bravi a perdere meno giocatori possibili. Non dobbiamo pensare al titolo, siamo una squadra con tanti pregi e difetti: abbiamo tanta tecnica ma poca cattiveria, ma questa squadra esprime un calcio europeo, anomalo per l’Italia. Dobbiamo riuscire a dare continuità a quello che facciamo, senza giocare sempre di fioretto, serve rafforzare le cose che continuano un po’ a mancarci: la continuità, la mentalità e la capacità di saper soffrire».

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