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Festa: «Mi auguro che il Cagliari continui a migliorare! Felici ha corsa e tecnica, mi dispiace tanto per l’infortunio» – ESCLUSIVA

Gianluca Festa, ex tecnico e giocatore del Cagliari, ha parlato con noi in esclusiva in merito al momento attuale della formazione sarda! Le sue parole
Il rapporto tra Gianluca Festa, ex difensore, e il Cagliari è stato profondo e duraturo! L’ex centrale ha indossato la maglia rossoblù in due diversi periodi, distinguendosi per aggressività, ordine tattico e capacità di guida del reparto arretrato, qualità che gli valsero il rispetto dell’ambiente e dei tifosi sardi. Il tecnico classe ’69 ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai taccuini di CagliariNews24. Sono molteplici i temi trattati, dall’attualità all’analisi sui singoli e molto altro!
LE DICHIARAZIONI DI GIANLUCA FESTA
Il Cagliari in Serie A è andato incontro a risultati altalenanti malgrado le qualità riversate sul campo. Cosa ne pensa della vittoria ottenuta con la Roma? Può aver acceso un barlume di speranza?
«Assolutamente si! Il Cagliari ha disputato una buona partita sin dall’inizio, un ottimo approccio alla gara. Ha avuto buone occasioni nel primo tempo senza concedere troppo all’avversario. Una Roma che grazie ai rossoblù non è mai riuscita ad entrare in partita. Hanno avuto l’espulsione, però, la squadra sarda ha fatto veramente una buona gara! Ci ha creduto fino alla fine ed è stata premiata da questa rete importantissima alla fine su un errore clamoroso di un difensore giallorosso. Gaetano ha avuto il merito di stoppare una buona palla e fare gol. Una Roma deludente, ma è un Cagliari in palla che ha ottenuto una vittoria fondamentale per il prosieguo del campionato. Ovviamente bisogna sempre stare con i piedi per terra perché il torneo è lunghissimo, le insidie sono tante e gli isolani in certe partite non hanno dimostrato grandissima capacità di ribaltare il risultato o di dare quel qualcosa in più in fase offensiva. Pertanto, si riparte da questa bellissima vittoria cercando di migliorare quei lati che lo richiedono».
Tanti hanno criticato il gioco ideato da Fabio Pisacane. Qual è il suo pensiero in merito? Lo valuta più propositivo?
«E’ necessario capire da dove provengono le critiche! Se esternate dai tifosi c’è in gioco la passione, insomma, altri elementi. Chiaramente si possono fare. Penso che Pisacane stia facendo un buon lavoro, certe volte ha impostato determinate partite in fase difensiva perché magari non aveva gli elementi necessari per poter fare qualcosa in più. Bisogna valutare tante cose, siccome sta facendo un buon lavoro, mi auguro che il Cagliari continui a migliorare. E’ chiaro che quando vengono i risultati tutti siamo bravi e quando si perde sono tutti scarsi. C’è bisogno di più equilibrio nei giudizi!».
La formazione isolana ha subito una brutta batosta con l’infortunio di Felici, un déjà-vu di quanto accaduto a Belotti. Come vede il Cagliari senza questo elemento?
«Felici è un giocatore molto interessante! Quando entra riesce a rompere gli equilibri specie quando le squadre avversarie sono stanche. Ha una buona corsa e tecnica. Nelle partite che ho avuto modo di vedere, quando è subentrato ha sempre creato qualcosa, o ha fatto gol direttamente lui o ha messo delle palle importanti in mezzo. Purtroppo, mi dispiace per lui: gli faccio i migliori auguri di una pronta guarigione. Sono infortuni brutti, come quello successo a Belotti. Veramente, mi dispiace tantissimo! Sono cose che succedono, anche a me per esempio. Dopo tre partite, un attaccante principale che avevo, un animale dal punto di vista fisico, fortissimo, che aveva fatto in tre gare tre gol. Eravamo riusciti a rimetterlo sulla giusta carreggiata, si era rotto i legamenti. Nel calcio queste cose capitano».
Un ragazzo che sta facendo parlare di sé è il giovane Marco Palestra. Secondo lei potrà fare il salto di qualità con la Nazionale maggiore?
«Assolutamente si! E’ un giocatore di grande futuro, è destinato ad andare in qualche grossa squadra europea. Probabile che sia già nel loro mirino! Un calciatore con quelle caratteristiche piace molto perché ha fisico e corsa, insomma, sta migliorando e lo dovrà fare ancora di più. Sicuramente avrà le sue possibilità anche in Nazionale. Vedendo chi va, proprio Palestra ci sta alla grande! Purtroppo, non è del Cagliari, il quale lo ha valorizzato moltissimo. Mi auguro che il club rossoblù abbia un tornaconto economico se dovesse andare da qualche parte».
Focus sulla lotta salvezza. Come vede il Cagliari in questo cammino? Si salverà a un passo dalle ultimissime giornate o crede che possa sorprendere molto prima della fine del torneo?
«Penso che il Cagliari dovrà lottare fino alla fine come anche cinque o sei squadre! Il cammino sarà questo, mi auguro assolutamente di sbagliarmi e che si possa salvare tranquillamente. La squadra ha le qualità, non credo che la salvezza venga centrata a cinque giornate dalla fine del torneo».
Sguardo al campionato cadetto, il quale si rivela non privo di difficoltà. Varie compagini stanno in cima alla classifica. Chi potrà centrare la promozione tra Frosinone, Monza, Cesena, Venezia e Palermo?
«In Serie B ci sono squadre importanti e di grandi tradizioni! Sarà una bella lotta come sempre, ma quest’anno vedo che c’è anche più equilibrio. Il Palermo ha delle grandissime potenzialità per fare bene anche in Serie A, nel senso che fa parte di un gruppo, il quale può costruire un’ottima squadra nel campionato di massima serie. Punteranno a vincere il torneo senz’altro. La cadetteria ci lascia sempre delle belle sensazioni perché si lotta tantissimo, è colma di giocatori giovani che possono fare il salto, appunto, in Serie A».
Capitolo Nazionale! L’Italia guidata dal CT Gennaro Gattuso giocherà contro l’Irlanda del Nord negli spareggi per i Mondiali del 2026. Quali sono le sue sensazioni?
«Non posso pensare a una cosa che sia diversa dalla qualificazione perché sarebbe un dramma nazionale! Due volte di seguito senza andare ai Mondiali è veramente devastante. E’ chiaro che l’Irlanda del Nord è assolutamente alla nostra portata, però, bisogna andare a giocarsela con umiltà. Abbiamo un allenatore che fa della volontà, della compattezza di entrare nella testa dei giocatori, forse la sua arma migliore. Ognuno si dovrà prendere le proprie responsabilità; ci sarà da gestire la situazione dal punto di vista emotivo perché la posta in palio è veramente alta. Uno che gioca in Nazionale, che guadagna tanto, non posso aspettarmi qualcosa di diverso da capire il momento e dare il massimo. Se si dà il 100% sicuramente ci qualificheremo».
Si ringrazia Gianluca Festa per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista
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