Di Francesco: «La parola d'ordine è equilibrio» - Cagliari News 24
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Di Francesco: «La parola d’ordine è equilibrio»

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Di Francesco e il suo mantra: «Ognuno deve trovare il suo equilibrio e la propria condizione ottimale. Voglio che i ragazzi mi mettano in difficoltà»

Poco fa si è conclusa la diretta di Radiolina con protagonista assoluto il tecnico del Cagliari Eusebio Di Francesco che ha parlato non solo del legame instaurato con Cagliari ma ha anche fatto il punto della situazione sulla sua squadra.

IL CALCIOMERCATO – Prima nota dolente, il calciomercato conclusosi il 5 ottobre: «Sono molto concentrato sulla rosa che ho a disposizione per poter fare del nostro meglio. A dire la verità è mancato qualche giocatore che doveva arrivare come Radja Nainggolan però ormai è inutile guardarsi indietro. Dobbiamo essere ottimisti e lavorare».

LA ROSA XL – «La nostra è davvero una rosa extralarge: a volte ti aiuta ma allo stesso tempo ti toglie qualcosa. Dovremo essere bravi a saper gestire questa situazione. In questi giorni in cui erano tanti i ragazzi impegnati con le loro Nazionali, ho avuto l’occasione di inserire in allenamento anche giocatori che potevano sembrare più lontani dal mio progetto. Ho detto a ciascuno di loro: siamo in tanti ma ognuno di voi deve cercare ogni giorno di mettermi in difficoltà. Questo porta ad aumentare la qualità degli allenamenti».

IL CALCIO NELL’ERA COVID – «Per la prossima volta ho chiesto di poter fare la conferenza pregara vis à vis, per avvicinarci un pochino alla normalità. Il calcio in questi mesi è cambiato tantissimo, ci sono tante difficoltà. Per un allenatore che deve iniziare a creare da zero un rapporto con la sua nuova squadra questa situazione non aiuta per niente.» Si pensa al Coronavirus quando ci si allena? «No, ci si pensa pre e post. In allenamento si pensa a tutto tranne che a quello. Dobbiamo essere più attenti anche perché siamo persone più in vista. Dobbiamo dare il buon esempio».

DI FRA E CAGLIARI – «Ho trovato una città splendida. Con il mare vicino mi sono sentito come a casa, mi aiuta a riflettere, a trovare le soluzioni, a sbollire un po’. Dei cagliaritani mi piace il fatto che ti salutano, ti rispettano ma tengono le distanze. Danno la confidenza giusta».

TORINO-CAGLIARI – «Dovrò riflettere un po’ per capire quale formazione mettere in campo. A volte, partite così importanti aiutano a capire meglio: se Joao si trova nella posizione giusta, se ci serve un terzino più offensivo o più difensivo, chi mettere in campo». Joao Pedro dove giocherà invece? «Se ho scelto di metterlo dietro l’attaccante è perché volevo agevolare determinati compiti. In questo momento sto dando un po’ più di continuità al 4-2-3-1 per cercare di assimilare meglio il lavoro dei due mediani, del trequartista, dove sta giocando ora Joao che in certi momenti diventa una seconda punta e a volte più un rifinitore. Lui ha le qualità per poter essere decisivo sia in zona gol che in zona assist. Voglio che si completi».

UN CAGLIARI ALL’ATTACCO – Un Cagliari più offensivo? Di Francesco non lo esclude visto il numero di attaccanti ma «la prima cosa che devono capire è che devono sacrificarsi anche nella fase difensiva. Per poter giocare al meglio la parola d’ordine è equilibrio».

PAVO, OUNAS, LUVUMBO – «Pavoletti si sta allenando con grande intensità e impegno ma dobbiamo ricordarci che è stato fermo tanto tempo. Deve trovare il suo equilibrio. Giocare dal primo minuto? Ni, c’è la possibilità, c’è un rischio dietro ma non è detto che non lo si possa fare. Ounas è un giocatore con caratteristiche uniche, è ottimo nell’uno contro uno, è capace di mandare in porta i propri compagni e potrà migliorare la qualità tecnica della squadra che prima della fine di questo mercato aveva delle carenze. Anche lui deve trovare la sua condizione ottimale perché a Napoli non ha mai giocato. Ha doti davvero importanti. Zito Luvumbo è stato catapultato in un campionato totalmente diverso a quello a cui era abituato, parla solo portoghese e per ora non ho ancora potuto convocarlo per via del transfer. Si vedrà per domenica, dipende da come si allenerà in questi due giorni. Zito ha qualità, è abituato a giocare più da solo che per gli altri e noi dovremo aiutarlo a farlo entrare in squadra».

DI FRANCESCO, LA BESTIA NERA DEL TORINO – L’ultima partita vinta da Eusebio Di Francesco? «L’ultima partita che ho vinto con la Sampdoria è stata proprio contro il Torino. Speriamo che questo possa essere di buon auspicio».

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