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Di Francesco: «Ci hanno messo KO con due colpi»

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Ancora una sconfitta per il Cagliari di mister di Francesco che, dopo il vantaggio iniziale, vedere il Benevento passare avanti

Se il 2020 non era stato un anno ricco di gioie per il Cagliari, il 2021 non sembra ne voglia portare. Dopo la prima sconfitta arrivata domenica scorsa contro il Napoli, eccone subito un’altra, contro il Benevento. Il vantaggio iniziale firmato da Joao Pedro, non è bastato ai sardi per conquistare i tre punti che son stati prima puniti dal pareggio dell’ex Sau e poi dal raddoppio, in chiusura del primo tempo, di Tuia. Nella ripresa i cagliaritani non sono riusciti ad incidere, nonostante i cambi effettuati dal tecnico Di Francesco. Al termine del lunch match, il mister dei rossoblù ha commentato così questa gara ai microfoni di Sky Sport: «Eravamo partiti in maniera positiva. Abbiamo subito due colpi che, come nel pugilato, ci hanno messi KO. Abbiamo provato a reagire, modificando anche qualcosa sotto l’aspetto tattico, ma non è comunque andata come doveva andare. Il momento è delicato e dobbiamo avere ora la capacità di analizzare le cose con attenzione, freddezza e lucidità».

MOMENTO DELICATO – «Cosa posso dire… Mi dispiace che Nandez si sia fatto espellere, è la seconda volta che si rimane in dieci. Non ha aiutato a migliorare la situazione. Il momento un po’ delicato porta tutti quanti ad avere meno tranquillità ed autostima. Dobbiamo essere bravi, io in primis, di ritrovare l’autostima, perché non può essere che una squadra che prepara una partita e per i primi quaranta minuti si vede che è una squadra, ma poi si smarrisce alle prime difficoltà. Dobbiamo lavorare principalmente sulla testa. Dobbiamo dare continuità anche in questo senso».

LA GARA SECONDO DI FRANCESCO – «Tutti quanti devono avere attenzione e caricare la squadra. Manca Godin e tanti altri giocatori che ci possono dare una grande mano in questo momento anche psicologica, non solo di risultati. Il secondo gol preso mi fa rabbia, perché dobbiamo prestare più attenzione in un calcio piazzato a due, dove ho sempre detto che in situazioni del genere bisogna andare subito con due uomini. Siamo stati ingenui. Il Benevento ha una grande esperienza e anche nel finale ha perso, con intelligenza, tempo. Noi non siamo stati bravi e siamo andati dietro al loro modo di giocare, invece che pensare di recuperare la partita».

L’ESSERE SQUADRA – «Più che non aver giocato come avrei voluto, a volte si pensa che le partite si possano risolvere da sole e questo è un grande errore. Lavoriamo quotidianamente sulla ricerca di essere più squadra e questa è un po’ la mentalità che sto cercando di dare. Lo stiamo diventando ma a tempo e nelle difficoltà siamo andati nel pallone. Questo è uno dei punti che dobbiamo cercare di lavorare di più, anche se si vede che la squadra ha anche delle conoscenze».

IL CALCIOMERCATO – «A prescindere dai nomi, questa squadra ha dimostrato che ha bisogno di qualche aiuto e credo che ora siamo contatissimi in mezzo al campo, dove abbiamo poche sostituzioni. Va tenuto conto che anche Nainggolan ha bisogno di tempo per raggiungere una condizione fisica migliore. Come avete detto anche voi, Radja ha avuto un brillantissimo primo tempo e ci ha provato anche nel secondo, dove si è abbassato leggermente di posizione, ma è normale che un giocatore che non giocava da tanto non potesse fare di più. Ha dato tutto quello che poteva, viste le sue posizioni».

LA CONFERENZA STAMPA – Mister Di Francesco si è poi spostato nella sala stampa dello stadio nella quale ha risposto alle domande di tutti i giornalisti presenti: «Mi dispiace perché avevamo la partita in mano e in due minuti abbiamo buttato via tutto. Conosco solo un modo per migliorare ed è il lavoro: dovevamo essere più attenti e dispiace quando il grande lavoro di tutti viene buttato all’aria per qualche disattenzione. Cagliari in crisi? Certamente e non dobbiamo nasconderci. Abbiamo provato a giocare per vincere, dobbiamo rimboccarci le maniche e guardarci indietro con grande umiltà. Godin manca tanto, in diverse occasioni quando abbiamo vinto c’era lui in campo. È stato acquistato per darci personalità, per aiutarci a livello di fragilità difensiva e lo sto avendo pochissimo a disposizione. L’espulsione? Arbitraggio oggi non dei migliori nella gestione. Che ha fatto innervosire tutti. Ma non è questo il motivo della sconfitta. Domenica abbiamo una nuova opportunità, sono dispiaciuto. Stiamo dando tanto ma non siamo stati ripagati. Ora dobbiamo essere uniti. Rischio esonero? Chiedetelo alla società. Io da quando alleno so che questo è un ruolo che è fatto di responsabilità».

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