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Da Riva ad Astori: le maglie degli ex-calciatori ritirate in Italia

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Molto più di un numero, quando un gesto simbolico rende omaggio alla storia di un campione

L’eredità di un calciatore va oltre le statistiche solo in rare occasioni. Una di queste è quando il club ritira il numero della sua maglia.

A differenza di altri sport come il basket, nel mondo del calcio questo gesto è qualcosa di insolito e allo stesso tempo indimenticabile, sia per il club che per il calciatore, in quanto diventa l’evento che li unisce per l’eternità.

I motivi per cui i club di calcio ritirano le maglie possono essere in omaggio alla carriera delle loro leggende o in riconoscimento a calciatori deceduti.

L’Italia è il paese con il maggior numero di maglie ritirate.

Franco Baresi (Milan)

Fino al 1996 la numerazione delle maglie era obbligatoria dall’1 all’11. Pertanto i calciatori non avevano il loro cognome scritto sulle spalle.

Ciò nonostante, possiamo dire che per vent’anni, la maglia numero 6 del Milan ha avuto un unico titolare: Franco Baresi.

Proviamo a immaginare come si potesse sentire chi lo doveva sostituire durante i suoi infortuni.

Indossare la maglia di una leggenda vivente mette sicuramente molta pressione, senza considerare la scaramanzia, visto che il numero 6 ancora oggi viene considerato “sfortunato” in alcuni ambiti come il casinò.

Nel 1997, primo volta in Italia, il Milan decide di ritirare ufficialmente la maglia.

Paolo Maldini (Milan)

Un’altra bandiera rossonera, uno dei terzini più forti di sempre. Ecco perché il numero 3 non è più tra quelli disponibili. 25 anni con la stessa squadra, 902 partite disputate e 26 titoli (12 internazionali) vinti con il Milan. Nel 2009, anno del ritiro, la numero 3 è rimasta con il difensore a vita. Solo i suoi figli potranno usarla di nuovo, se riusciranno a indossare la maglia rossonera della prima squadra.

Javier Zanetti (Inter)

Dopo varie stagioni in Argentina, Zanetti ha trascorso i restanti 19 anni della sua carriera all’Inter, fino al suo ritiro nel 2014. Un totale di 861 partite e 21 gol. Con i nerazzurri ha vinto 16 titoli, tre dei quali internazionali. Dopo il suo addio al calcio, nessuno può toccare la numero 4 dello storico argentino. Come Maldini, gli unici che possono vestirla di nuovo sono i suoi figli, nel caso in cui riescano a giocare per l’Inter.

Roberto Baggio (Brescia)

Lontano da quello che ha fatto con la Juventus in cinque stagioni (200 partite e 115 gol, più tre campionati vinti), il Brescia, dove ha giocato le sue ultime quattro stagioni (101 partite, 46 gol), lo ha onorato ritirando il suo numero 10 come un gesto di apprezzamento per la sua carriera e per quello che ha fatto per le “Rondinelle”.

Gigi Riva (Cagliari)

Nel 2005 il Cagliari ritira ufficialmente la maglia numero 11 in onore a Gigi Riva. Stiamo parlando di uno dei migliori giocatori italiani della storia. Gigi “Rombo di tuono” trascorse 14 anni a Cagliari, diventando una leggenda del club, dove vinse il primo e unico Scudetto nel 1970. Riva ha segnato un’era a Cagliari e detiene ancora il record di reti segnate in nazionale. Un mito vivente.

Giacinto Facchetti (Inter)

Uno dei migliori giocatori nella storia dell’Inter, dove è rimasto per 17 anni. Facchetti era un’ala che si diceva corresse 100 metri in 11 secondi. Il suo palmarés con il club nerazzurro è immenso.

Il club ha ritirato il suo numero 3 nel 2006, pochi giorni dopo la sua morte. L’ultimo giocatore dell’Inter a indossare la mitica numero 3 è stato Burdisso.

Davide Astori (Fiorentina/Cagliari)

Sono trascorsi due anni dalla morte di Davide Astori, a causa di un arresto cardiorespiratorio.

Sia il suo ultimo club, la Fiorentina, sia quello che lo ha visto formarsi come grande professionista, il Cagliari, hanno deciso di rendere omaggio al difensore rimuovendo il suo numero 13.

Diego Maradona (Napoli)

È inutile dire ciò che Diego Armando Maradona ha significato per il Napoli, dove è considerato una sorta di Dio. Come non poteva essere altrimenti, il suo numero 10 è stato ritirato e nessun altro potrà indossarlo.

Gianluca Signorini (Genoa)

Capitano e difensore del Genoa durante 7 stagioni.Un grande talento. Il club ha ritirato il numero 6 nel 2002, dopo la sua morte a causa della SLA. Aveva 42 anni.

Federico Pisani (Atalanta)

Attaccante dell’Atalanta. Quando aveva 22 anni ha avuto un incidente d’auto che ha ucciso sul posto lui e la sua ragazza. Il club bergamasco ha ritirato il numero 14.

Jason Mayélé (Chievo)

Morto a causa di un incidente stradale, quando aveva 26 anni, mentre andava allo stadio a giocare contro il Parma. Il club ha ritirato il numero 30.

Concludiamo ricordando che la maglia con più ritiri è la numero 12. Diverse società l’hanno ritirata in omaggio ai propri tifosi. Si sa che le partite in trasferta sono più difficili, soprattutto per l’ambiente creato dal pubblico della squadra di casa. Per questo motivo i tifosi vengono considerati il dodicesimo uomo in campo.

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