Settore giovanile

Conti: «Molto legato a Cagliari come città e società»

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Non solo Pisacane. Anche l’ex rossoblù Daniele Conti, attualmente responsabile dell’area tecnica del settore giovanile del Cagliari, giura amore per città e società

La Sardegna e Cagliari conquistano il cuore di tanti. Dopo il giuramento di eterno amore di Fabio Pisacane, anche l’ex capitano e attuale responsabile dell’area tecnica del settore giovanile del Cagliari Daniele Conti esprime i suoi sentimenti durante un’intervista realizzata da gianlucadimarzio.com: «Qui si sta davvero bene, la qualità della vita è altissima. Penso sia impossibile andar via, lo stesso Agostini (fiorentino, ex rossoblù e vice allenatore della Primavera, ndr) non è riuscito più a tornare nella sua città natale. Questo è un posto troppo difficile da lasciare. Aver giocato 16 anni qui, così come Agostini che ne ha passati 8, fa sì che ogni gesto e ogni scelta che venga presa per questa squadra sia fatta con amore. Ed è tutta un’altra cosa, perché noi siamo veramente legati a questa società e a Cagliari come città».

LA SUA ESPERIENZA COME RESPONSABILE – Durante la sua chiacchierata Daniele Conti ha raccontato anche della sua nuova esperienza all’interno del club. L’ex numero 5, ormai ritirato dal calcio giocato da ben quattro anni, ha spiegato che giocare, fare gruppo e vivere lo spogliatoio sono momenti meravigliosi e che ciò che svolge ora lo ha responsabilizzato tanto. Non manca il contatto diretto con il campo e ringrazia il club per questa opportunità.

IL CAMPIONATO DELLA PRIMAVERA – È stato lecito porgli qualche domanda anche sulla Primavera e sul suo tecnico Max Canzi: «Max ha una passione evidente. È il primo a mettere piede qui al mattino e l’ultimo ad andar via la sera, ogni giorno. Ha tante qualità che sta impiegando per la squadra. Ci volevamo salvare il prima possibile, ora stiamo andando oltre qualsiasi aspettativa e sarebbe un sogno centrare i playoff. Ciò che teniamo più a cuore è il miglioramento dei nostri giovani calciatori, è l’aspetto primario. Per questo devo complimentarmi con tutti coloro che lavorano con questi ragazzi, perché si sta facendo un grande lavoro e i frutti ora si vedono». Uno degli insegnamenti a cui sono sottoposti i giovani del settore giovanile è la presa di coscienza delle proprie responsabilità: durante il ritiro estivo ogni singolo giocatore ha il dovere di prendersi cura del materiale sportivo, della pulizia dello spogliatoio e dell’ordine delle stanze.

I TALENTI DEL VIVAIO ROSSOBLÙ – Sono tanti i talenti nati dal vivaio del settore giovanile del Cagliari Calcio: Nicolò Barella, Nicola Murru, Marco Sau, Alessandro Deiola e Mauro Vigorito ne sono un esempio. Attualmente due ragazzi da tenere sott’occhio sono i due attaccanti della Primavera Riccardo Doratiotto e Francesco Verde, esordienti nella partita con la Sampdoria lo scorso febbraio: «Sono due ragazzi che sono cresciuti tanto, oltre a loro ce ne sono molti altri. Non amo fare i nomi dei singoli, ma tanti ragazzi su cui avevamo dei dubbi sono cresciuti in un modo impressionante. Il loro debutto, ad ogni modo, ci gratifica». Tra i tanti ragazzi delle giovanili sarde, sono presenti anche i figli del capitano: «Non voglio parlare dei miei figli, anche perché sarei di parte. Sogno una gran carriera per loro come qualsiasi altro genitore ma questo dipenderà dal carattere e dalla bravura: nel calcio si arriva in alto solo con determinate qualità».

UNO SGUARDO ALLA PRIMA SQUADRA – Quasi d’obbligo è stato dare uno sguardo al Cagliari big e al suo impatto sui futuri ragazzi provenienti dal settore giovanile: «È stato fatto un bel campionato, ma ci sono ancora grandi margini di miglioramento in un futuro prossimo. C’è molta fiducia in Maran, la scelta dei ragazzi da far esordire è riservata solo a lui e al suo staff. Noi ci impegniamo sempre affinché i giovani arrivino pronti».

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