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Conferenza stampa Ranieri: «Il nostro obiettivo è il quarto posto, nessuno ci regalerà nulla»

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Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, interviene in conferenza stampa per presentare la gara col Palermo

(Emanuele Olla inviato in sala stampa ad Asseminello) – Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, interviene in conferenza stampa per presentare la partita contro il Palermo. L’incontro fra le due isolane del campionato di Serie B è valido per la 37esima giornata. CagliariNews24 segue in diretta le prime parole del tecnico rossoblù riportandole testualmente in tempo reale.

LE PAROLE DI MISTER RANIERI

INFORTUNATI E THARROS – «Tranne Capradossi e Falco stanno tutti bene. Ieri ci ha dato tanto sull’aspetto delle emozioni, è doveroso e bello andare oltre Cagliari. Purtroppo non posso portare la squadra oltre un’ora di pullman, la gente fa sacrifici per venire a vederci, ci riempiono di gioia e ci da una carica indescrivibile»

MIGLIORARE – «I ragazzi a Perugia sono stati bravi a mettere determinazione, bravi a prendersi la dose di fortuna che aiuta gli audaci. Siamo stati reattivi più di loro, magari due mesi fa avremmo pareggiato. Stiamo migliorando le cose negative»

ULTIME DUE PARTITE – «Dobbiamo fare il massimo in ogni partita per allenare la motivazione, non esistono gare facili o difficili, sono tutte da affrontare. Abbiamo raggiunto il secondo obiettivo della stagione. La seconda è andata su con piu di 70 punti, non ce l’avremmo fatta. Il mio obiettivo è il quarto posto, non è facile ma chiedo sempre il meglio. Il Palermo buona squadra in un momento d’oro. Non è per che ci chiamiamo Cagliari ci mettono il tappeto rosso, anzi più siamo blasonati più il botto è grande»

DEIOLA – «La scinitilla di spostarlo è nata dal sapere che il Perugia aveva il primo crossatore della B, avere uno forte di testa mi sembrava giusto»

GIOCATORI – «Cerco sempre risposte positive, a Villacidro non ho potuto far giocare tutta la gara a chi gioca meno in campionato. Tutti meritano di giocare ma sono pagato per mettere in campo i primi undici e poi fare i cambi. Aver fatto giocare ieri chi ha giocato meno è stato buono per avere più giocatori pronti. Ieri 90 minuti buoni ma non buonissimi, avrei voluto un pressing più esasperato»

PRESTAZIONI – «Vorrei fare il giornalista (ride, ndr). Io alla squadra non dico mai di giocare indietro, divento pazzo se giocano indietro e dovrebbero giocare sempre in verticale. Però c’è anche la controparte che a volte ti chiude dietro, come la Ternana dove non siamo riusciti a fare altri gol. Se non chiudi la partita poi soffri, contro la Ternana abbiamo sbagliato 4 gol invece a Perugia gli abbiamo fatti»

PALERMO – «Squadra tecnica che si muove molto bene, dobbiamo ripetere la nostra gara motivazionale. Giochiamo in casa, siamo in un buon momento e sappiamo che sarà una gara difficile. Abbiamo il pubblico dalla nostra parte, devono soffiarci dietro perché il campionato non è finito e abbiamo bisogno di fare 6 punti»

PLAYOFF – «Se qualcuno non gioca come deve lo tolgo dopo cinque minuti, so quanto possono dare»

BRUNORI ASSENTE – «E’ un grande goleador e un grande giocatore, è un vantaggio piccolo per noi ma chi lo sostituirà vorrà dimostrare»

PARTITA – «Sarà una gara simile al Genoa, ha giocatori di qualità e dovremmo fare una partita bella e compatti altrimenti rischiamo molto»

MAKOUMBOU – «E’ stato preso come mezzala, giocava come mezzala e ogni tanto devo metterlo a freno. Nel nostro gioco deve usare due tocchi e dare l’80% delle palle in avanti»

RADUNOVIC E LAPADULA – «Mi fanno piacere entrambi i dati dei giocatori. Non è questione di allenatore. Il girone d’andata è servito per capire la categoria, non perché sei sceso dalla A che tutti sono gentili con te. Ricordo la Fiorentina dove avevo Batistuta, la prima gara a Palermo: dopo 15′ secondi Iachini mise un piede sul petto dell’avversario e avevano capito la serie B. Qui non avevano ben capito la categoria, è un campionato trappola, niente è sicuro, andremo ai playoff e nessuno ci regalerà nulla e tutti vorranno farci la pelle»

DATE PLAYOFF – «E’ un handicap che la federazione deve risolvere non possiamo andare avanti all’italiana»

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