Conferenza stampa Mazzarri: «Dobbiamo fare una prova sopra le righe per i nostri tifosi. Abbiamo bisogno di loro»
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Il tecnico del Cagliari Walter Mazzarri interviene in conferenza stampa per presentare la gara di domani contro la Juventus

Il tecnico del Cagliari Walter Mazzarri interviene in conferenza stampa per presentare ai media la gara di domani contro la Juventus, Unipol Domus ore 20:45 CagliariNews24 segue in diretta le parole del mister riportandovele testualmente.

LE PAROLE DI WALTER MAZZARRI

RIPARTENZA – «A fine gara mi sono preoccupato di prendermi tutte le responsabilità senza parlare della gara. Il 5-1 brucia ancora. I ragazzi ne sono coscienti.Predichiamo un calcio propositivo e poi siamo andati allo sbaraglio. Io dovevo dare più equilibrio alla squadra. È stata una partita simile alla Lazio, una partita fatta un po’ alla garibaldina in cui siamo mancati in copertura. Archiviamola, facciamo il mea culpa. Ci siamo scusati con i tifosi, spero domani ci diano una mano».

LA PARTITA – «Vorrei ricordare a tutti che anche quando abbiamo perso abbiamo fatto un buon calcio. Con il Napoli potevamo vincere e non lo abbiamo fatto, con il Milan potevamo pareggiare e non lo abbiamo fatto. Credo che i tifosi si siano divertiti in queste ultime partite. Non ho al sfera di cristallo, vediamo cosa succede. Il Cagliari cercherà di rendere la vita difficile alla Juventus».

TEME ERRORI ARBITRALI? – «Credo che gli arbitri, domani, faranno una buona prestazione. Devono far rispettare il regolamento che è uguale per tutti. Ci deve essere rispetto per entrambe le squadre. Devono fare questo sia nell’utilizzo del var sia per quanto vedono in campo. Io sono sereno, non ho nessun problema e nessun preconcetto. Penso solo ad allenare bene la mia squadra, del resto mi interessa poco».

ROG E WALUKIEWICZ – «Con Marko ci ho parlato due giorni fa. Lui stesso sa che non riuscirebbe a fare tutti i 90 minuti. Se lo metto dal primo minuto so che devo avere un cambio pronto. Per Walukiewicz vale lo stesso discorso. Stanno bene, a Udine hanno fatto vedere che possono essere utili. Domani farò le mie valutazioni».

ASPETTATIVE DEL GIRONE DI RITORNO – «Due sconfitte su quattro ci hanno bruciato, ci hanno fatto male. A sette giornate dalla fine, essere quartultimi, virtualmente salvi, ci avrei messo la firma. Ovvio che però a me non basta. Bisogna riprendere la strada di prima. Troppo ottimisti a credere che nelle ultime sette partite si possa fare lo stesso dell’inizio del girone di ritorno ma cercando più equilibri, essendo razionali e attenti al dettaglio possiamo crearci il nostro destino. Domani dobbiamo fare una prova sopra le righe che ci permetta di raccogliere punti anche con una squadra come la Juventus».

DIMISSIONI? – «Per dimettersi l’allenatore deve capire che i giocatori non lo seguono. I ragazzi si sono aggrappati a me, abbiamo fatto delle scelte forti: una flessione ce la dovevamo aspettare. Io non mi dimetterò mai. Dato questo girone di ritorno ce la possiamo giocare tranquillamente indipendentemente dal risultato di domani. Io ho sposato interamente la causa Cagliari con delle scelte particolari che rivelerò a fine campionato. Sono il primo a mettere l’elmetto, andando avanti fino all’ultimo minuto in cui il Cagliari avrà la possibilità di salvarsi».

UDINESE: CAMPANELLO D’ALLARME?- «Io sto ventiquattro ore al giorno a riguardare tutto. A livello superficiale abbiamo fatto errori macroscopici. Bastava un po’ di attenzione, andare meno allo sbaraglio. La verifica sul campo la avrò domani con un avversario gigante. Abbiamo fatto vedere che con squadre forti potevamo sorprendere. Dobbiamo stare tranquilli ed equilibrati. In casa abbiamo bisogno del nostro pubblico, li esorto a starci vicino. Così fino alla fine. Noi cercheremo di dare soddisfazione. Ci deve essere un’unione di intenti per salvare un’annata difficile».

CALENDARIO – «Non sono uno che fa questi calcoli. Dobbiamo affrontare la Juventus come se fosse l’ultima di campionato. Li preparerò a ogni singola evenienza. Ci sono ventuno punti: in base alle nostre partite, in base alle partite degli altri, se non facciamo errori possiamo giocarcela fino alla fine, qualsiasi sia il risultato di domani. Ci vuole equilibrio, ricordarci dove eravamo a fine girone di andata e dove siamo ora. Tutti dobbiamo crederci, anche con l’Inter, mai dire mai».

DIVARIO DIFESA-ATTACCO – «Quando le cose non funzionano, può succedere questo. Se torniamo leggermente indietro, con il Napoli abbiamo fatto un solo gol ma abbiamo creato tanto, così come con il Milan. Io non sono preoccupato per la fase attiva, dobbiamo preoccuparci di non scoprirci. Abbiamo perso un po’ di questa attenzione, ho sbagliato io a non far capire queste cose ai ragazzi. Non possiamo andare avanti tutti scriteriatamente e prestare il fianco all’avversario».

ATTACCO: SITUAZIONE KEITA – «Da salvare ci sono state diverse cose nella partita di domenica. nel primo tempo non abbiamo giocato male. Keita ha smosso un po’ la partita però la palla non è entrata. Ha fatto bene come è giusto che faccia, così come fece anche a Empoli. Bisogna che anche quando metto troppi attaccanti, siano attenti a dare una mano in fase difensiva. Joao e Pavoletti stanno bene, Gaston ha avuto un momento in sottotono. Partirà chi mi sembrerà più adatto a giocare contro la Juventus».

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