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Cagliari-Sassuolo, De Zerbi: «Gara importante: voglio umiltà e sacrificio»

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Niente voli pindarici dopo la vittoria sull’Inter: De Zerbi tiene alta la concentrazione dei suoi in vista della trasferta di Cagliari

Domani alle 20:30 il Sassuolo farà visita al Cagliari per la seconda giornata di Serie A. La sfida della Sardegna Arena nasconde parecchie insidie e Roberto De Zerbi vuole tenere alta la concentrazione dei suoi. Reduce dalla vittoria contro l’Inter all’esordio nel torneo, la compagine emiliana è attesa da una sfida contro una diretta concorrente per la salvezza ed il tecnico non si fida dei rossoblù: «La mia esperienza dice che bisogna dare il giusto valore alla partita contro l’Inter, sono le squadre come il Cagliari quelle alle quali non dobbiamo farci trovare impreparati. E’ una partita molto significativa per noi, ancora più di quella con l’Inter: dobbiamo entrare in campo con la stessa umiltà, con la stessa voglia di aiutare il compagno, altrimenti mi arrabbio pesantemente. Il Cagliari ha trovato una giornata storta a Empoli, ma conosciamo il suo valore. Ci vuole volontà, voglia di sacrificarsi, di fare una corsa in più, quando hai la palla è più bello, ti diverti, quando non ce l’hai è più difficile», riporta tuttosassuolocalcio.com.

IL SASSUOLO – Oltre a Peluso, che ha lavorato in differenziato per tutta la settimana, ieri si è fermato anche Djuricic. De Zerbi ha fatto il punto sulle condizioni dei suoi: «Ci sono due-tre giocatori affaticati, valuteremo. Ho una rosa ampia, questo vuol dire che ho anche più possibilità di sbagliare, vedremo domani. Domenica scorsa abbiamo speso tanto e da martedì abbiamo lavorato. Non voglio perdere nessuno, se qualcuno è affaticato preferisco stia a riposo, piuttosto che perderlo per 20-25 giorni. Ho una rosa in cui tutti sono uguali, a parte 2-3 che spiccano, per cui non è un problema: possono giocare tuttiA centrocampo ho ampia scelta, ho giocatori diversi ma di elevata qualità. Se prendo i due play, Magnanelli e Locatelli, hanno anni di differenza, uno è superiore in una cosa, l’altro in un’altra, ad esempio. Locatelli lo considero un titolare, è arrivato in ritardo, domenica ha giocato Magnanelli che è uno di quelli che ha fatto meglio a partire dal ritiro e ha fatto un’ottima partita. In difesa Lemos e Marlon sono a disposizione, è chiaro che Magnani e Ferrari hanno fatto molto bene, vedremo. Peluso e Djuricic sono ancora ai box».

IL CAGLIARI – Il tecnico ha voluto sfruttare la conferenza stampa odierna per rinforzare un concetto già espresso in settimana alla squadra: «Il Cagliari è una buona squadra, con buone individualità e allenata da un allenatore bravo. in Serie A è difficile trovare avversari di basso valore, quindi è giusto basarsi sull’avversario, ma è importante guardare a noi stessi. E’ facile trovare le motivazioni con l’Inter, ma domani affrontiamo una squadra del nostro livello, in casa loro, in un ambiente caldo, e non dobbiamo sbagliare atteggiamento. Su questo sono molto rigido: l’errore tecnico lo accetto, l’errore di approccio no. In settimana i ragazzi sono stati perfetti per sacrificio, impegno, volontà e domani voglio vedere questo, poi c’è anche l’avversario. Con l’Inter abbiamo vinto per nostra bravura e anche per qualche demerito dell’avversario. Noi siamo una squadra giovane, di giocatori bravi, dei quali quasi nessuno si è ancora imposto nel calcio italiano: se dopo la vittoria con l’Inter sbagliamo allora non abbiamo capito niente».

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