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Pusceddu su Cagliari-Verona: «Match importante ma non fondamentale, io tifo…»

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Le parole dell’ex giocatore di Cagliari ed Hellas Verona, Vittorio Pusceddu, in occasione dello scontro salvezza

Una spinta in più da un tifoso speciale. In vista della gara fra Cagliari ed Hellas Verona, in programma nel giorno di Pasquetta, ha parlato Vittorio Pusceddu, doppio ex della partita. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni rilasciate ai microfoni de L’Unione Sarda.

PUNTI – «Chiunque giochi contro il mio Cagliari è un avversario che deve lasciarci più punti possibile».

IL MATCH – «Una partita importante, quella di lunedì. Perché io vivo di nostalgia e quello stadio mi piace ancora chiamarlo così. Una partita importante, magari non fondamentale. Ma è uno scontro diretto, vale più dei tre punti in palio».

ASPETTATIVE – «Una partita dove tutte e due le squadre cercheranno di vincere. Il Cagliari avrà il vantaggio di giocare in casa, davanti ai suoi tifosi. Ma attenti al Verona: era partito bene, poi il calo, le cessioni importanti a gennaio. Eppure è lì, gioca bene e fa punti. Peccato per il Cagliari aver regalato una parte del girone d’andata. Poi, dopo le dimissioni annunciate da Ranieri c’è stata una scossa, quattro risultati utili, la vittoria di Empoli. È un Cagliari che ora gioca bene e sta tirando fuori quella grinta che, forse, prima non si vedeva».

BARONI – «Ci siamo sfiorati da compagni di squadra a NapoliÈ un ottimo allenatore, l’anno scorso c’era la sua firma sulla salvezza del Lecce. Quest’anno mette grinta e determinazione, ma anche capacità tattica».

RANIERI – «E’ stato mio allenatore a Napoli e Firenze. È un pilastro del calcio italiano, ha la grinta di un ragazzino e la voglia di fare bene. Un vero signore, che cerca sempre di vincere, ma è pronto a stringere la mano all’avversario quando perde».

LEGAMI – «Io tifo Cagliari. Verona e il Verona mi hanno dato tanto, sono rimasto legato alla città e ai tifosi, ma quando c’è il Cagliari non c’è storia, resto legato alla mia terra, sempre e comunque». 

LE DUE SQUADRE – «Il Cagliari gioca più da squadra, anche se le ripartenze di Luvumbo o le zampate di Lapadula possono essere decisive. Spero la difesa tenga: il Verona davanti sa essere pericoloso e la fase difensiva è stato il punto debole del Cagliari. Spero che per il prossimo anno si possa intervenire».

ASPETTATIVE – «Dove spero di vedere il Cagliari l’anno prossimo? In Serie A, ci mancherebbe. C’è un calendario difficile, tra grandi squadre e scontri diretti. Ma possiamo farcela». 

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