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Cagliari, danni per 4 milioni. Ma senza diritti tv…

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Il Cagliari Calcio conta i danni dovuti alla crisi Covid-19. I calciatori hanno rinunciato ad una mensilità, l’incognita maggiore deriva dalla situazione legata a campionato e diritti tv

La mancata ripresa del campionato recherebbe gravi danni a tutte le squadre professionistiche. In Serie A, non a caso, ogni club fa i conti tra costi e benefici della situazione e decide di conseguenza quale orientamento scegliere. Oltre agli esempi più eclatanti ed estremi, dettati dalla posizione di classifica (vedansi le posizioni di Lazio e Brescia), anche i club lontani da traguardi di spessore programmano un futuro che resta incerto. In casa Cagliari i ragionamenti sono di mera natura economica: poche, obiettivamente, le chances di tornare a competere stabilmente per un posto in Europa. Le attenzioni del club, sempre attentissimo al bilancio e nel pieno di una crescita sostenibile, sono rivolte alle perdite derivanti dal blocco della stagione. Tra le altre cose, rispetto alla stragrande maggioranza dei club di Serie A, i rossoblu possono vantare indipendenza economica dalle banche. Una posizione senz’altro più agevole in un sistema che già prima della crisi aveva debiti per quasi 2.5 miliardi di euro e che perdeva quasi 300 milioni.

CAGLIARI – In tema stipendi, il club ha fatto sapere di aver già trovato un accordo per la rinuncia di una mensilità da parte dei tesserati con la possibilità di allargare la sospensione nel caso in cui il torneo non dovesse riprendere. Anche nel contratto di Zenga c’è un clausola relativa all’incertezza di questo periodo. Ma il blocco delle attività porta al club danni che a detta del presidente Giulini si aggirano intorno ai 4 milioni di euro. Che potrebbero essere ben più corposi in caso di mancata ripresa del torneo: i diritti tv stagionali rappresentano una grossa fetta delle entrate del club. «La rinuncia ad una mensilità dei tesserati ci aiuta a coprire le perdite, esclusi i diritti televisivi perché speriamo di poter recuperare le partite. Senza diritti tv, non basterebbe una mensilità»ha detto ieri Giulini a Videolina. Sullo sfondo, anche alcune importanti pendenze del passato calciomercato estivo: il prossimo giugno – salvo proroghe della scadenza dei contratti – il club isolano dovrà versare una cifra intorno ai 30 milioni per i riscatti obbligatori di Rog e Simeone, che verranno compensati in larga parte dai 25 milioni che il club incasserà dall’Inter per il riscatto di Barella.

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