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Cagliari, allarme rosso: adesso si fa durissima

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La prestazione più anonima nel momento peggiore del campionato: il ko di Verona certifica il momento di crisi del Cagliari, adesso la corsa si fa in salita

La classifica si accorcia, una diretta concorrente ritrova insperata fiducia, il calendario non fa sconti. Sono tante le nubi sul cielo della Cagliari calcistica in questo momento, ma la cosa che è piaciuta meno alla piazza è la poca concretezza vista in campo nel giorno in cui i rossoblù avrebbero dovuto dare al campionato un segnale forte e chiaro. La squadra di Lopez, contestata ieri notte al suo arrivo all’aeroporto di Elmas, si trova in un momento di crisi che solo fino a poche settimane fa sarebbe stato difficile prevedere. Al Bentegodi, al cospetto di un Verona tecnicamente modesto e allo sbando, il Cagliari invece che affondare il colpo fatale agli scaligeri ha mostrato il lato peggiore di tutti i limiti evidenziati già in altre occasioni. Dopo la gara di Reggio Emilia nella quale Cigarini si è fatto male i rossoblù hanno raccolto appena un pareggio interno con la Lazio e una rocambolesca vittoria a Benevento: due mesi di crisi che hanno cambiato la dimensione del campionato, portando i sardi nel pieno della lotta per non retrocedere.

Detto già in tempi non sospetti del peccato originale rappresentato dalla mancanza di un vice regista i rosa, sarebbe però fuorviante attribuire la pericolosa flessione alla sola mancanza del play titolare. Si rende necessario un cambio di mentalità urgente, una presa di coscienza del fatto che la permanenza in Serie A non è un diritto acquisito e non funziona più il refrain delle tre o quattro squadre derelitte che permettevano a tutte le altre di non correre. Alla luce della prestazione del Bentegodi e – soprattutto – del calendario che aspetta il Cagliari, serve la grinta rabbiosa di chi vuole strappare la salvezza con le unghie e con i denti. Serve, in poche parole, la piena consapevolezza di essere in pericolo come e forse più di tante altre compagini che già da tempo lottano sentendo sul collo il fiato delle altre contendenti. Il cambio di passo è urgente, già il prossimo impegno contro l’Udinese è un bivio nel quale che non si può e non si deve prendere la strada sbagliata.

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