Langella: «Vi spiego come si fa a battere l'Atalanta di Gasperini» - Cagliari News 24
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Langella: «Vi spiego come si fa a battere l’Atalanta di Gasperini»

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Antonio Langella, ex attaccante del Cagliari, quest’oggi ha rilasciato delle dichiarazioni in una lunga intervista. Le sue parole

Nella giornata odierna il quotidiano La Nuova Sardegna ha pubblicato l’intervista realizzata con Antonio Langella. L’ex attaccante del Cagliari, con un passato anche nell’Atalanta, ha rilasciato delle dichiarazioni circa le aspirazioni di salvezza della squadra di Claudio Ranieri e non solo. Le sue parole:

CAGLIARI-ATALANTA – «Nel calcio di impossibile non c’è nulla. E’ difficile, questo si, ma negli ultimi anni i risultati ottenuti contro la Dea, soprattutto in trasferta, sono stati positivi. E poi il Cagliari deve ettersi in testa che chiunque incontra deve portare a casa punti se vuole salvarsi. Giocare in casa può essereun vantaggio non trascurabile».

COME SFIDARE LA DEA – «Da ex giocatore dico che devi scendere in campo convinto che puoi vincere. I rossoblù dovranno essere determinati, aggredirli. Se lasci il pallino del gioco nelle loro manisei fritto. Guai a lasciare spazi, corrono tantissimo, giocano la palla di prima. Diciamo che il Cagliari non è fortunato, incontra l’Atalanta nel periodo peggiore».

SALVEZZA – «Il Cagliari deve salvarsi per forza. Ha un organico che meriterebbe una classifica migliore. Vero che ci sono stati infortuni ma qualcosa di più poteva fare. Adesso ha un calenadario difficile. Conta molto la testa in questo momento della stagione. La squadra ha carattere, lo ha dimostrato soprattutto in casa quando ha recuperato partite ormai perse. Proprio in questi momenti si è vista la mano dell’allenatore».

CLAUDIO RANIERI – «Senza di lui in panchina sono d’accordo con chi sostiene che avrebbe avuto qualche punto in meno. E’ un tecnico pratico, pochi fronzoli. Lui è amato dai tifosi e trascina il publico. Quello che ha fatto l’anno scorso è stato un mezzo miracolo. Il presidente Tommaso Giulini ha fatto bene a dichiararlo intoccabile anche nei momenti più difficili. Quando Ranieri ha minacciato di dimettersi, la squadra si è schierata tutta con lui. E’ sufficiente per capire qual è il grado di stima di cui gode».

UN GIOCATORE CHE FA LA DIFFERENZA – «Nel Cagliari non c’è, conta il collettivo, la voglia di aiutarsi a vicenda e sacrificarsi. Se proprio devo fare un nome dico Pavoletti ed è un peccato che sia infortunato. Ha segnato gol importanti. Vedoche lo spogliatoio è unito, anche chi sta in panchina si fa sempre trovare pronto. Il merito, non c’è dubbio, è del mister».

CALENDARIO ROSSOBLU’ – «Il più difficile? Lo è, inutile negarlo. Ma non deve pensarci, altrimenti diventa un problema. Bisogna pensare grazie partita dopo partita e giocarsela. Magari riesci a fare punti contro chi non ti aspetti, nel calcio risultati scontati non ce ne sono».

CONOSCENZE NELLA ROTTA ATTUALE – «Solo Simone Aresti, era già in rosa ai miei tempi ed era un giovane, che prometteva bene».

BAGARRE PER NON RETROCEDERE – «La Salernitana è retrocessa, manca solo la certezza matematica. Io vedo male il Frosinone, squadra partita bene ma poi calata. Il Sassuolo può rislire ma senza Berardi è dura. Per me a oggi retrocedono Frosinone, Sassuolo e Salernitana. Però basta un passo falso e sei nei guai. Io ho fatto un pronostico ma è difficile dirlo a otto giornate dalla fine e con tanti scontri diretti ancora da giocare. Però il Cagliari resta in A».

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