Acquafresca a Radiolina: «Vincere aiuta a vincere, soprattutto contro un squadra di serie A» - Cagliari News 24
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Acquafresca a Radiolina: «Vincere aiuta a vincere, soprattutto contro un squadra di serie A»

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A partire dalle ore 18.30 l’ex giocatore di Genoa ed Atalanta, oltre che della formazione rossoblù, sarà intervistato a Radiolina

Robert Acquafresca, attaccante con un passato tra Cagliari, Genoa ed Atalanta, tra le altre, sarà intervistato alle ore 18.30. “Il Cagliari in diretta”, trasmissione trasmessa da Radiolina, lo ospiterà questo pomeriggio per discutere di diversi temi. Segui con noi l’intervista in live!

«E’ giusto affrontarla al massimo per i ragazzi che hanno avuto meno minutaggio, per farsi vedere dal mister. Vincere aiuta a vincere, soprattutto contro un squadra di serie A»

«Ho avuto Liverani a Terni, so come allena. E’ molto ambizioso, usa sempre le parole giuste. Purtroppo abbiamo perso alcune partire, meritavamo di più. Abbiamo giocato bene anche in dieci contro undici, abbiamo avuto il pallino del gioco. La serie B è lunga»

«Appena arrivato ho tamponato per colpa mia sulla 554. Eravamo con Matri e mi aveva colpito il vento con l’area calda. Era estate, i primi di luglio»

«Quando si inizia un nuovo ciclo ci sono tante incognite. Cellino aveva scommesso su me, Larrivey e Matri. Io e Ale venivamo dalla B. Ce la siamo guadagnata ma siamo partiti molto male. Poi abbiamo tirato fuori l’orgoglio»

«La nove era vacante, Lopez mi aveva detto di prenderla e non scocciare, era una maglia importante»

«Possono giocare le due punte assieme, sarebbe bello vederli. A Bologna dicevano che non c’era affiatamento tra me e Gilardino. Abbiamo giocato bene assieme contro il Siena»

«Sta molto all’intelligenza delle due punte, è indubbio che si perda equilibrio. Ci sta che entrambi debbano sacrificarsi di più. Sta alla loro voglia, sarebbe bello vederli anche per il campionato»

«L’attaccante vive di questi momenti difficili, anche Cristiano Ronaldo. In questi momenti bisogna andare avanti, bisogna avere la voglia di non mollare mai»

«Difficile mentalmente e fisicamente entrare alla fine. Quando sei in panchina ed i ritmi sono stabiliti, entrare forte non è facile. Non tutti rescono a fare la differenza»

«Vedo molte differenze ora con la situazione di mio figlio. Ora è una pacchia, una volta noi giocavamo nella sabbia e nelle pietre. Loro sono molto coccolati. Ora giustamente tutto sta cambiando ed evolve. Ogni tanto ha visto qualche mio goal su Sky ma non voglio essere un peso nei suoi confronti. Deve divertirsi.»

«Potevo migliorare tantissimo lo score, ho fatto di tutto per rimanere a Cagliari. Per restare avevo discusso in diretta a Genoa se ricordate. Mi rende orgoglioso essere tra i marcatori all time»

«Polonia? All’inizio avevo un gran rapporto, ci sentivamo con Boniek, si era imbastita una vera trattativa. Poi tutto è andato scemando, io sono italiano, mi sento italiano. Ci vorrei portare i miei figli. Ci sono delle cose dovrebbero vedere»

«Prima c’era tutto per essere un flop, abbiamo fatto male nel girone d’andata. Poi tra modulo e pazienza del mister tutto è cambiato. Sono riuscito ad esplodere e confermarmi. Poi sono andato fuori causa infortuni che mi hanno tolto continuità. Quando Matri è stato venduto ho fatto 8 goal fino a maggio. Avevo bisogno di fiducia in più che forse non mi sono meritato»

«Cossu è stato fondamentale, aveva un piede speciale. Jeda era bravo a farmi giocare bene. Giocare con lui era uno spettacolo. Abbiamo raggiunto la consapevolezza anche andando a Milano e pareggiando contro l’Inter di Mourinho. Allegri ci ha dato un gioco sfrontato che poteva dare fastidio a chiunque»

«E’ successo l’impossibile l’anno scorso. C’è stata tutta la sfiga del mondo, dovendo lottare la salvezza fino all’ultima. Ora in B è un periodo di transizione, è normale. Ora aiuterebbe qualche risultato utile consecutivo»

«Lavorare per il Cagliari? So che come tutti quelli che lavorano lì ho un legame affettivo. Vorrei contribuire per fare il bene del Cagliari dietro le quinte. C’è stato qualche approccio in passato ma magari in futuro mi possono tenere in considerazione»

«Luvumbo prima punta? Una sorpresa, devo dire che ha retto abbastanza bene. Era la prima volta, va sgrezzato. In profondità è fastidioso per i difensori, può essere un’arma importante»

«Sono cresciuto col mito di Inzaghi, anche per il fisico che ho. Se segni tutti quei goal significa che dedichi tutta la tua vita al calcio. Ora mi piace Haland, è impressionante. Ha una continuità assurda, lo preferisco a Mbappè. Invece Haland mi sembra umile»

«Spero segni una punta, anche per il loro bene e per la fiducia»

«Ascoli? L’ho seguito l’anno scorso, è una squadra difficile. Il Cagliari deve dimostrare sul campo di essere superiore»

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