Le curiosità più belle sul West Ham United

Da sempre tra i club più iconici d’Inghilterra, il West Ham ha attirato una certa curiosità sul proprio conto dopo la vittoria della Conference League

Da sempre tra i club più iconici d’Inghilterra, il West Ham ha attirato una certa curiosità sul proprio conto dopo la vittoria della Conference League. Si tratta, del resto, di una società storica, che pur non avendo mai vinto il campionato ha nella propria orbita un notevole zoccolo duro di sostenitori e appassionati. Scopriamo di più su una delle squadre londinesi più amate Oltremanica e non solo.

Perché “The Hammers” e “The Irons”

Calciatori e giocatori del West Ham hanno due soprannomi particolarmente celebri. Il primo è “The Hammers”, ed è legato alla natura operaia del club. A fondarlo nel 1895 fu infatti il filantropo Arnold Hills, direttore del cantiere navale londinese Thames Ironworks, come dopolavoro per i suoi dipendenti. È proprio per questo che nel logo societario campeggiano due martelli. Le stesse ragioni sono alla base del secondo soprannome storico, che è “Irons”, derivante dal nome pensato inizialmente da Arnold Hills, ossia Thames Iron Workers Football Club.

“Soffiare le bolle”

Come si può evincere dagli articoli del Betwayinsider sul West Ham, giocatori e supporter sono molto affezionati all’inno del club. Durante “I’m forever blowing bubbles”, ad accompagnare l’ingresso in campo dei beniamini della tifoseria ci sono le tipiche e caratteristiche bolle di sapone. La canzone, originariamente interpretata da John Kellette, fu adottata dagli Hammers fin dal primo dopoguerra. Secondo alcune ricostruzioni, e come riportato dall’articolo giá citato di Betway Sports, il motivo è da ricondurre al fatto che uno dei calciatori del West Ham, Billy Murray, somigliasse al bambino protagonista della pubblicità di un’azienda di saponi. E così l’allenatore Charlie Paynter cominciò a canticchiargli quel motivetto per incitarlo. Un motivetto che è presto entrato nel cuore dei tifosi.

A pranzo nei ristoranti del West Ham

Dal 2016 la squadra gioca le proprie partite casalinghe nel nuovissimo Stadio Olimpico di Londra. Nell’impianto sorgono anche alcuni bar e ristoranti in cui è possibile godersi un drink o un pasto, con vista sul prato verde del campo da gioco. Una vera e propria esperienza prima o dopo la partita, imperdibile per veri fanatici del West Ham. Uno dei locali, l’Arnold Hills, costituisce un chiaro omaggio al fondatore del club. I visitatori possono dunque godersi le peculiarità della cucina british, con un tocco di pietanze internazionali. Un’occasione per pranzare tranquilli senza preoccuparsi di far tardi allo stadio.

Il pub dei tifosi

Per un’esperienza ancora migliore, nei pressi del vecchio stadio di Upton Park, fuori dalla stazione, c’è un pub che in Inghilterra è diventato iconico. Il “The Queens” è tra i più tradizionali luoghi di ritrovo prima di ogni partita casalinga. Prima del match è possibile sorseggiare pinte di birra e fare una partita a biliardo, discutendo delle sensazioni sull’imminente gara. Un’occasione unica per immergersi in anticipo nell’atmosfera incandescente delle curve.

La rivalità con il Millwall

La tifoseria più avversa al West Ham è senza dubbio quella del Millwall. Tra le due squadre, situate sulle due sponde opposte del Tamigi, si disputa l’East London derby. Questa rivalità ha dato vita ad un autentico cult della filmografia sportiva, “Hooligans” del 2005. La regista tedesca Lexi Alexander ha provato ad entrare nelle dinamiche della frangia più estrema e violenta dei sostenitori Irons, l’Inter City Firm. Proprio questo film ha contribuito a rendere ancor più popolare il West Ham, soprattutto tra i più giovani.